Catturati dalla Mobile dell’Aquila altri due coinvolti nella “Magnetic Box”
L’AQUILA – Le intense ricerche di tutti gli indagati nell’ambito dell’operazione “MAGNETIC BOX” fanno salire a 9 il numero di arresti.
Ricerche che continueranno con la stessa solerzia per assicurare tutti i ricercati alla giustizia.
Nel pomeriggio di ieri, 2 novembre, la Squadra Mobile dell’Aquila ha notificato un ordine di misura cautelare nei confronti del 37enne cittadino kosovaro, ritenuto il capo dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di cocaina, smembrata il 26 ottobre scorso.
L’uomo, unitamente ad altri quattro destinatari di misura cautelare, si era reso irreperibile sin dal giorno dell’esecuzione delle stesse, poiché fuggito in Kosovo.
Attraverso un attento monitoraggio dei voli in ingresso in Italia dagli aeroporti di Tirana “Madre Teresa” (Albania) e da quello di Pristina “Adem Jashari” (Kosovo), gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato l’uomo sarebbe rientrato il 2 novembre.
Ad attenderlo all’uscita passeggeri dell’aeroporto di Ciampino, in quest’occasione non c’erano però amici o familiari, ma il personale della Mobile aquilana che, con gli agenti della Polizia di Frontiera, gli hanno notificato il provvedimento restrittivo portandolo nel carcere romano di Regina Coeli.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato rintracciato e sottoposto agli arresti domiciliari anche un 21enne albanese, individuato in questo capoluogo dagli investigatori della Sezione Antidroga, anch’esso colpito da misura ristrettiva emessa dal Gip del Tribunale dell’Aquila.
Le ordinanze di misure cautelari furono emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L’Aquila su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e della Procura della Repubblica di L’Aquila, nei confronti di 12 indagati.
Si consegna alla Polizia aquilana un latitante romeno
Un cittadino rumeno, ricercato dalla polizia aquilana dal 2014, si è presentato spontaneamente al carcere “Le Costarelle” ponendo fine alla sua latitanza.
Lo straniero, ritenuto responsabile, col fratello e a un terzo connazionale, di rapina, estorsione e una serie di furti a danno di esercizi commerciali nel capoluogo, era riuscito a far perdere le proprie tracce mentre il fratello ed il complice furono arrestati.
Ieri sera, poco dopo le 20, gli uomini della Squadra Mobile sono rimasti sorpresi dalla telefonata ricevuta dal personale del carcere aquilano che li avvisava dell’insolita ed inaspettata visita dell’uomo.
Dopo aver verificato che il provvedimento restrittivo fosse ancora in atto gli investigatori raggiungevano l’istituto penitenziario per la consegna del provvedimento restrittivo, notificato al giovane rumeno dal personale del carcere.