Catturato dalla Polizia in fuga su un taxi il presunto autore della sparatoria al bar di Pescara
PESCARA – Sarebbe un ventinovenne abruzzese residente all’estero il presunto autore della sparatoria al bar di Pescara nella quale è rimasto gravemente ferito un cuoco di 23 anni.
L’uomo, infatti, dopo il gare episodio di sangue, si sarebbe dapprima rifugiato da alcuni parenti, per poi tentare la fuga in taxi, verso il nord Italia.
La sua fuga, però, ha avuto fine nella Marche, fra Pesaro e Urbino, quando è stato rintracciato e messo in condizioni di non nuocere dagli agenti della Polizia Stradale sull’autostrada adriatica.
Una cattura non semplice, visto che, i poliziotti, hanno dovuto tutelare l’incolumità del tassista, nonché quella degli altri automobilisti e delle persone presenti nella zona.
Coinvolte nella caccia all’uomo tre Questura e due compartimenti della Polizia Stradale
Alla fine, però, il ventinovenne è stato preso e portato nella Questura di Pescara dove è tutt’ora trattenuto in attesa delle determinazioni dei magistrati della Procura di Pescara.
Questa la nota che riassume i fatti emessa dalla Questura di Pescara.
La ricostruzione dei fatti della Questura di Pescara
«A seguito di incessanti attività di indagini, successive al tentato omicidio di un giovane di origine dominicane, di anni 23, presso un locale di questa piazza della Rinascita, la Squadra Mobile di Pescara raccoglieva concreti elementi di responsabilità a carico di un giovane di 29 anni, di origine abruzzese, emigrato all’estero.
Il figuro braccato dagli agenti di Polizia, nel corso del pomeriggio, dopo essersi rifugiato presso alcuni parenti in questa regione, a bordo di un taxi si dirigeva sull’autostrada Adriatica, in direzione Nord.
Grazie alla complessa attività di ricerca coordinata dalla Questura di Pescara che vedeva l’interessamento delle questure di Fermo, Ancona e Pesaro, nonché dei Compartimenti di Polizia Stradale dell’Abruzzo e delle Marche, il prevenuto veniva bloccato all’interno dell’area di servizio Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino.
Cattura effettuata nell’area di servizio Metauro dopo un avvicinamento all’obiettivo fatto evitando di mettere a rischio l’incolumità del tassista e dei presenti nell’area
Operazione condotta secondo procedure investigative finalizzate all’intervento in sicurezza per salvaguardare l’incolumità del conducente del taxi, e degli avventori presenti nell’area di servizio.
Infatti, gli investigatori di Pescara, rintracciavano telefonicamente il tassista mantenevano il contatto al fine di operare un intervento in sicurezza evitando che lo stesso venisse preso come ostaggio.
Gli agenti della Polizia Stradale intervenuti, poi supportati dagli agenti delle Squadre Mobili sopracitate, a seguito di perquisizione, sequestravano una pistola semiautomatica che i prossimi accertamenti valuteranno se compatibile con quella utilizzata per l’efferato delitto.
L’arrestato è trattenuto nella Questura pescarese. La sua posizione è al vaglio del Procuratore Bellelli e della Pm Rapino
Il soggetto è ancora trattenuto presso gli uffici della Polizia Stradale per gli accertamenti di competenza.
Il Procuratore Giuseppe Bellelli e la Pm Rapino, nella giornata odierna, valuteranno le fonti di prova raccolte dagli uomini del Questore Luigi Liguori al fine di verificare l’effettivo coinvolgimento dell’arrestato nel grave fatto criminoso».
Il ringraziamento e le congratulazioni del Prefetto di Pescara
Un ringraziamento al Questore Liguori e a tutto il personale della Polizia e della Polstrada di Pescara, e che ha partecipato all’operazione, è arrivato subito dal Prefetto adriatico, Giancarlo Di Vincenzo.
«Grazie al Questore Liguori e agli uomini della Polizia di Stato – ha scritto il Prefetto – per la complessa e articolata attività investigativa e di prevenzione che ha permesso, in poche ore, di individuare e bloccare con un delicato intervento in sicurezza il presunto autore dell’efferato delitto verificatosi ieri in piazza Salotto a Pescara.
Ancora una volta – conclude – , senza enfatizzazioni, ne sottovalutazioni, le Forze di Polizia hanno dato prova, con freddezza e razionalità, della professionalità messa in campo a tutela della sicurezza di questo territorio».