“C’è n’è anche per te”: progetto solidale dell’associazione “I Girasoli”

Avezzano – Il progetto “Ce n’è anche per te” dell’associazione di promozione sociale “I Girasoli” tra i progetti di inclusione sociale per combattere lo spreco e per dare una assistenza a chi ne ha più bisogno.

La Regione Abruzzo, nel quadro delle politiche di inclusione sociale eroga contributi ad Enti del terzo settore di cui al D:lgs 3 luglio 2017 n.117 e Caritas Diocesane attive nella Regione stessa nel sostegno alimentare di persone in stato di povertà o senza fissa dimora. Per l’anno 2020 è stato emanato l’Avviso Pubblico Iniziative per il sostegno alimentare delle persone in stato di povertà o senza fissa dimora, tra le associazioni che hanno ottenuto un contributo ai fini della realizzazione del progetto è rientrata anche l’associazione di promozione sociale “I Girasoli”.

Durante il primo lockdown, i volontari hanno potuto toccare con mano come stavano emergendo nuove fragilità sul territorio. Il progetto denominato “Ce n’è anche per te” ha come obiettivo quello di creare un circuito solidale che punta al contrasto dello spreco alimentare, attivare legami solidali di prossimità, sensibilizzare ed educare al recupero di stili di vita sani. Il progetto si svolgerà per la parte formativa in modalità on line con incontri con i professionisti che hanno aderito al progetto ed affronteranno tematiche legate all’alimentazione sostenibile. Per quello che riguarderà il diritto fondamentale ad un alimentazione sufficiente e di qualità, si provvederà alla distribuzione di pacchi alimenti alle persone che a causa della pandemia da covid-19 hanno avuto una diminuzione delle entrate causa riduzione del lavoro ed a coloro che stanno affrontando un percorso di cura in oncologia.

Un’altra iniziativa meritoria di questa associazione che, specialmente in questo lockdown si è dimostrata molto attiva ed al servizio del territorio. Forse il non-crollo psicologico e sociale della situazione marsicana può essere attribuito a queste realtà dal basso, viste le incresciose mancanze di ciò che doveva venire dall’alto.

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