Cedimento Mura Urbiche dell’Aquila. Infuocato “botta e risposta” fra Stefania Pezzopane e il centrodestra cittadino
AVEZZANO – Non se le sono certo mandate a dire Stefania Pezzopane e il centrodestra aquilano dopo l’episodio del cedimento delle Mura Urbiche dell’Aquila.
Infuocato botta e risposta fra la parlamentare Dem e i rappresentanti dei partiti al governo della città capoluogo di regione.
Pezzopane accusa Biondi e i suoi di non saper gestire fondi e beni cittadini, centrodestra che ribatte accusando la Pezzopane di sciacallaggio a fini di propaganda elettorale.
Infine la stessa Pezzopane che controreplica ribadendo le sue accuse al Comune gestione centrodestra di superficialità e cattiva gestione. Questa la sequenza di interventi con tanto di video della Pezzopane.
Il j’accuse di Stefania Pezzopane all’Amministrazione Biondi
«Le mura storiche sono un punto di forza della nostra città, lanciate in un grande progetto del centrosinistra, finanziate dal ministro Franceschini, e che oggi invece diventano pericolo per la pubblica incolumità. Ieri sera, davanti alla piscina comunale, è successo un fatto grave, non per caso, ma per disattenzione e superficialità, per l’incuria e la mancata vigilanza. Un grande progetto abbandonato per spavalderia verso il centrosinistra che lo aveva intuito è finanziato.
Da viale della Croce Rossa si vede il tratto già recuperato ma spento da anni e con le erbacce, il tratto di via XXV Aprile è chiuso da orribili bandoni, e Porta Barete – Santa Croce sono invase da vegetazione, per 5 anni lasciate al degrado. Solo qualche giorno fa – dopo le mie segnalazioni – sono state lo spazio di una ennesima operazione di facciata senza programmazione.
Bravi i volontari, come sempre e bravi i dipendenti del Comune, ma come dimostra l’episodio di ieri non basta un po’ di rimmel sulle ciglia. Serviva e serve un grande progetto strategico di messa in sicurezza è valorizzazione delle mura rubriche.
Per noi, le mura urbane sono un pezzo importante della valorizzazione dell’Aquila nuova».
La replica e controaccusa del centrodestra alla parlamentare Dem
«Fin dove arriverà l’attività di sciacallaggio di Stefania Pezzopane?”, questo si chiedono i partiti che compongono il tavolo di centrodestra a sostegno del candidato sindaco, Pierluigi Biondi, alla luce delle dichiarazioni mattutine rilasciate via social dal deputato aquilano.
Nel suo modo avventato, frutto di ansia da protagonismo, Stefania Pezzopane ha di fatto attaccato in maniera scomposta e disarticolata donne e uomini che da tredici anni si occupano del recupero e della tutela dei beni culturali aquilani.
Si rende conto, Pezzopane, che quando parla di “disattenzione e superficialità, incuria e mancata vigilanza” sferra un preciso e diretto attacco all’amministrazione pubblica che gestiva l’appalto ovvero il Segretariato regionale del ministero della Cultura in Abruzzo a cui il Comune ha delegato il progetto di recupero e valorizzazione delle mura?
E allora – incalzano i partiti – cosa ne penserà il ministro Dario Franceschini dell’insulto rivolto ai suoi collaboratori sul territorio, così sottostimati da una collega di partito, tirati in ballo per usi propagandistici ed elettorali?».
La controreplica finale della Pezzopane che che conferma le accuse
«Il centrodestra, o forse dovremmo dire De Matteis il cui fiele stilistico riconosceremmo tra mille, chiama sciacallaggio il mio intervento di metodo su un fatto accertato, quello cioè del crollo di un pezzo di mura urbiche.
In qualunque altra città quello che è successo ieri sera avrebbe destato polemiche a raffica per le conseguenze possibili sui tanti cittadini che frequentano la Piscina comunale e qui, una città in ricostruzione dopo un sisma dove la sicurezza dovrebbe essere la parola d’ordine, dovrebbe destare raccapriccio.
Si tirano in ballo il segretariato e gli uffici della soprintendenza, di cui invece si è sempre avuto rispetto e con i quali ci uniscono anni di vera e proficua collaborazione istituzionale, solo per mascherare le manchevolezze del Comune, proprietario delle mura.
Se l’intervento su quel tratto risale a circa 20 anni fa, toccava al Comune vigilare e intervenire con l’opportuna manutenzione.
La giunta di centrosinistra ha lasciato soldi e progetti che sono stati realizzati negli anni: via Tancredi da Pentima, viale XXV aprile, Viale della Croce Rossa.
“Biondi, sindaco dal 2017, ha sciaguratamente evitato di occuparsi delle mura urbiche, decidendo di non spendere neanche una parola a mezzo stampa, sport dove eccelle”.
Nel 2016 arrivarono anche i fondi del Ministro Franceschini, 30 milioni di euro, parte dei quali destinati per il completamento della cinta muraria; da allora nulla si è mosso: Biondi, sindaco dal 2017, ha sciaguratamente evitato in questi 5 anni di occuparsi delle mura urbiche, decidendo di non spendere neanche una parola a mezzo stampa, sport dove eccelle.
Anzi, ha smembrato il progetto strategico di Viale della Croce Rossa che al suo interno prevedeva la ripulitura del lungo tratto murario, ora preda di piante infestanti e sporcizia.
La disattenzione, la superficialità, l’incuria e la mancata vigilanza su quel tratto di mura, signori, sono concetti che ribadisco perché frutto di una vostra precisa responsabilità: voi, non altri, pro tempore, avete assunto l’onere e l’onore di esserne proprietari».