Celano: la citta’ ricorda il prof. Francesco Carusi nel decennale della morte con l’intitolazione del piazzale d’ingresso della scuola “D’Annunzio”

CELANO – Il Comune di Celano ricorda e rende il dovuto omaggio a  uno dei personaggi più amati della città, il Prof. Francesco Carusi nel decennale della sua scomparsa, già preside per tanti anni delle scuole di Celano e politico di lungo corso.

Venerdì 10 dicembre, infatti, nel corso di una cerimonia verrà intitolato, con l’apposizione di una stele in pietra, il piazzale di ingresso della Scuola Primaria “Gabriele D’Annunzio”, denominandolo “Largo Francesco Carusi“.

Sempre nello stesso giorno di sabato si svolgerà inoltre, nella Sala Consiliare del Municipio, una cerimonia in ricordo del Prof. Francesco Carusi con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e con la presenza dell’On. Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Prof. Francesco Carusi, padre del noto pianista Nazzareno, ex preside della scuola media, è stato Sindaco di Celano per ben due consiliature.

La sua scomparsa all’età di 85 anni colpì l’intera comunità.

Per tutti, infatti, era il preside per antonomasia, una specie di istituzione scolastica oltre che cittadina.

Nella sua lunga esperienza oltre alla passione per la scuola e per i suoi allievi,  aveva anche quella per la politica.

Democristiano da sempre, è stato fedele fino al termine ai suoi principi e ai suoi valori. Ha ricoperto il ruolo di segretario cittadino della Dc e, come detto, è stato eletto sindaco per ben due volte: il primo mandato dal 1967 al 1970 e poi, per alcuni mesi, nel 1993.

In quel periodo il prof. Carusi fu chiamato a traghettare il Comune all’indomani della stagione di tangentopoli che sconvolse il panorama politico nazionale.

Anche dopo il pensionamento dalla scuola era rimasto sempre legato ai suoi studenti tanto che, dopo aver fondato l’associazione anziani di Celano, della quale è stato presidente per 12 anni, ha voluto istituire una borsa di studio per i ragazzi che fossero licenziati con la votazione di “ottimo” dalla scuola medie.

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