Celano, la clinica l’Immacolata riparte con il nuovo Direttore generale
CELANO – Dopo il lungo periodo di inattività, dovuto allo stop imposto dall’emergenza da covid19, è ripartita con ritmi quasi normali l’attività della Casa di Cura l’Immacolata di Celano. La ripartenza, in considerazione anche della ordinanza emanata dal presidente della regione Marsilio, sta procedendo a buon ritmo e graduale di tutti i servizi di analisi, visite specialistiche, ricoveri e interventi chirurgici. Si tratta comunque di tutta una serie di attività che richiedono, in questo particolare frangente, l’osservanza di tutte le norme di prevenzione e di salvaguardia per evitare qualsiasi possibilità e forma di contagio. E’ di questi giorni, poi, l’altra notizia della nomina del nuovo Direttore generale. A ricoprire tale importante incarico è stato chiamato Paolo Favari. Si tratta di un manager con una pluriennale esperienza (oltre 10 anni) maturata nel settore delle strutture sanitarie e residenze per anziani (Rsa). Il nuovo direttore amministrativo, che sostituisce il dimissionario dott. Ramponi, ha già programmato incontri con le forze sindacali per affrontare i delicati problemi che riguardano la storica sede sanitaria celanese. Sul fronte della ventilata cessione della clinica, l’emergenza di questo periodo ha di fatto rallentato le trattative per la cessione del ramo d’azienda. Gli incontri comunque procedono e non si escludono sviluppi della vicenda.
Come abbiamo detto, l’attività è ripartita nonostante nelle scorse settimane qualche nube minacciosa si era addensata sulla clinica. I lavoratori hanno anche organizzato un sit in di protesta per sollecitare la proprietà a fornire tutte le risposte in merito alla sorte della casa di cura e del loro futuro occupazionale. Ed è sempre cronaca di questi giorni il fatto che i lavoratori lamentino ritardi nel pagamento degli stipendi. Insomma, una vicenda a doppio binario, quella riguardante la clinica Immacolata: da una parte la sostanziale ripresa delle attività, dall’altra le incertezze sul futuro assetto della proprietà e i ritardi nel pagamento delle indennità ai lavoratori.