Celano, la Presidente del Consiglio Comunale, Morelli: No alla gogna mediatica. La Città resti unita.
Riguardo all’inchiesta che ha coinvolto amministratori, funzionari e imprenditori del comune di Celano, la popolazione si spacca fra coloro che condannano gli indagati, non considerando il ruolo dei magistrati, e chi invece condanna questi ultimi. La verità è che questa vicenda ha davvero scosso la comunità, come è altrettanto vero che la gogna mediatica non è mai costruttiva ed utile – producendo come unico risultato la critica nei confronti degli organi di stampa, che attraverso la cronaca giudiziaria, altro non compiono che un servizio pubblico.
“Quale Presidente del Consiglio Comunale vorrei esprimere la massima solidarietà alle persone coinvolte e alle loro famiglie per questa triste vicenda che la nostra comunità sta vivendo.” Esordisce così, Silvia Morelli: “Il ruolo che oggi rivesto non mi consente di esprimere giudizi su persone e fatti (incombenza che spetta alla magistratura) tanto più che non sono a conoscenza diretta delle vicende che stanno interessando amministratori e dipendenti del Comune di Celano. Mi addolora, però, profondamente il linciaggio mediatico di questi giorni pur riconoscendo l’importanza della stampa che non può esimersi dall’informazione. Mi auguro che la magistratura faccia luce sui fatti emersi e che le persone coinvolte dimostrino la loro innocenza, fatti che io personalmente ho appreso solo dalla stampa.
Continua “Auspico inoltre che tutta la popolazione celanese resti unita e non si lasci trasportare dalla morbosità di alcune notizie.
A soffrire di questa incresciosa situazione non sono solo le persone indagate, i loro familiari ed amici ma tutta la popolazione che non merita la gogna mediatica con un danno di immagine di fronte a tutta l’Italia. Celano è la città dei S.S. Martiri e del Beato Tommaso, della cultura, delle chiese più belle d’Italia, del castello più bello d’Italia, dello sport, dell’agricoltura, dell’onestà e della caparbietà. Le mani dei celanesi profumano di lavoro.
Sono sicura che sarà fatta chiarezza sui fatti contestati agli amministratori e a tutti i dipendenti coinvolti. Ho fiducia nella magistratura.
Il ruolo garantista che oggi rivesto non consente di abbandonarmi a considerazioni personali e a giudizi affrettati: un garantismo che spero sia condiviso da tutti i concittadini.”
“La nostra città non si può fermare. È questo il momento di dimostrare le nostre reali potenzialità. Confido nella collaborazione di tutti affinché la macchina amministrativa continui ad operare nell’interesse di Celano.” Concludendo: “Mi corre l’obbligo di garantire e preservare la dignità non solo del Consiglio Comunale e delle persone coinvolte in questa vicenda ma anche dei loro familiari (mogli, mariti, figli, genitori).
Mi stanno particolarmente a cuore i bambini e i ragazzi e l’idea che possano soffrire apprendendo in maniera sbagliata notizie spiacevoli sui loro cari mi fa stare male. Sono sicura che insieme ne usciremo più forti di prima. Da parte mia assicuro tutto il mio impegno per Celano, la nostra città che amo profondamente, conscia della responsabilità che per il mio ruolo oggi rivesto.”