Celano – “Vicinanza agli indagati, ma Santilli è responsabile politicamente. Si dimetta”.

Il fronte di opposizione della Giunta di Celano, non è d’accordo con quella parte di popolazione che cerca di addossare tutte le responsabilità a Piccone, cercando di giustificare il Sindaco Santilli.

“Quest’ultimo, dato il ruolo di primo cittadino, compie atti, emana provvedimenti, appone la sua firma, quindi è praticamente impossibile non essere a conoscenza delle illiceità che venivano compiute all’interno del Comune. Certo, confidiamo nella magistratura e attenderemo gli esiti delle indagini, ma politicamente non transigiamo su questo aspetto.”

“Questo, sia chiaro, non deve essere travisato. Sul piano personale esprimiamo tutta la nostra vicinanza agi indagati e alle loro famiglie – sottolinea Vittoriano Baruffa, segretario di Rifondazione Comunista – ma sul piano politico, battiamo duro sulla responsabilità del Sindaco.”

La responsabilità del Sindaco va fatta valere a maggior ragione se consideriamo il mancato rispetto delle classi meno abbienti, essendo i favoritismi all’ordine del giorno. “Per anni a Celano, pratiche individualiste e clientelari hanno penalizzato la comunità a vantaggio di pochi” – ribatte Calvino Cotturone, segretario del PD a Celano – “Inoltre è difficile pensare che il Sindaco sia stato all’oscuro di tutto ciò che è accaduto, oppure ciò significherebbe non aver sotto controllo la macchina amministrativa”.

“E’ ora della meritocrazia, della democrazia e della trasparenza. Il Sindaco era a conoscenza di tutto per questo chiediamo le sue dimissioni.”

Nel frattempo il Tribunale del Riesame ha annullato le misure cautelari per Roberto Tonelli, difeso dall’avvocato Franco Colucci.

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