Centrale dello spaccio di cocaina operante fra Abruzzo e Lazio sgominata dai Carabinieri di Sora
SORA – I Carabinieri del Comando Compagnia di Sora, dopo una lunga indagine coordinata dalla Procura di Frosinone, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 3 persone, tutte di nazionalità albanese, due fratelli, di 33 e 31 anni, di una donna di 19 anni, moglie del maggiore dei fratelli.
L’indagine è stata svolta sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Frosinone, dai Carabinieri della Stazione di Isola del Liri con la collaborazione del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sora, ed ha permesso di raccogliere una serie di elementi che delineano la responsabilità degli indagati in ordine al reato di spaccio organizzato di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
L’inchiesta ha consentito di appurare come i due fratelli e la donna avessero attrezzato un’attività familiare di spaccio continua di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, nel territorio del comune di Veroli e zone limitrofe, in particolare, nelle aree di parcheggio di alcuni specifici esercizi commerciali e dell’abazia di Casamari, tanto da costituire una vera e propria “piazza di spaccio”, come rappresentato dall’organo inquirente nella richiesta delle ordinanze e confermato dal giudice per le indagini preliminari che le ha emesse.
Le indagini hanno permesso il sequestro di diverse dosi di cocaina, ma grazie al supporto indispensabile di attività di intercettazione ambientale e telefonica è stato possibile accertare oltre 1200 cessioni di droga in meno di un mese e l’impressionante quantità di denaro che i prevenuti sono riusciti a ricavare, stimabile in oltre 60’000 euro, si ribadisce, in meno di un mese.