Centralina cimitero nuovo di Sulmona. Esposto in Procura da parte degli ambientalisti
SULMONA – È stato presentato questa mattina un nuovo esposto in Procura è stato presentato questa mattina dai rappresentanti del Coordinamento No Hub del Gas riguardo al nuovo cantiere sorto nel piazzale antistante il Cimitero, con caratteristiche del tutto simili a quello di piazzale Di Bartolomeo.
“La Snam prima sostiene che a Sulmona “non è in corso nessun cantiere bensì l’installazione delle strutture di protezione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria” e, subito dopo, afferma che per la installazione delle centraline “la società ha informato tutti gli organi competenti e adottato tutte le misure di sicurezza necessarie – afferma il coordinamento – Siccome a nostro avviso si tratta di veri e propri cantieri che il decreto 81/08 esplicita definendo cantiere fisso o mobile “ un qualunque luogo dove si effettuano lavori edili o di ingegneria quali costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile…….”, abbiamo chiesto alla Procura di fare chiarezza sulla vicenda. Anche perché da parte del Comune non abbiamo avuto le necessarie informazioni”.
Inoltre il coordinamento ribadisce in ogni caso che “i luoghi per la collocazione delle due centraline sono stati scelti senza un criterio scientifico e che si sta operando in contrasto con il decreto V.I.A. che prescrive non due sole centraline ma una “rete” di monitoraggio. Tutto questo produrrà dati inattendibili ed insufficienti, e quindi non atti a fornire una valida ed efficace valutazione della qualità dell’aria in Valle Peligna” Infine gli ambientalisti hanno chiesto alla Procura di accertare se, da parte degli organi preposti, siano stati effettuati i necessari controlli per verificare il rispetto di tutte le norme di legge; e se, qualora ciò non fosse avvenuto, se ricorrono gli estremi della omissione di atti d’ufficio e qualora dovessero sussisterne i presupposti il provvedimento cautelare di sospensione dei lavori e di disporre il sequestro del cantiere.