Centro Turistico Gran Sasso. L’opposizione rivendica il successo. Pezzopane: “Ottimo risultato, ora faremo in modo che l’odg sia attuato”
L’AQUILA – “Siamo riusciti a rompere l’omertà e l’ immobilismo dell’amministrazione Biondi sulla drammatica situazione del Centro Turistico del Gran Sasso”, così l’on Stefania Pezzopane consigliera comunale Pd, ha aperto la conferenza stampa del centrosinistra per commentare l’esito del Consiglio comunale richiesto dalle opposizioni.
“Abbiamo agito con grande responsabilità, utilizzando tutti gli strumenti istituzionali a disposizione delle opposizioni. Prima la richiesta di conferenza dei capigruppo, poi la riunione della 1 e 3 commissione dove abbiamo dovuto ricorrere alla pacifica ma determinata richiesta di presenza del Sindaco e quindi il consiglio comunale aperto, pubblico e con numerosi ospiti da noi richiesti.
Li vogliamo ringraziare tutte e tutti per l’ottimo contributo portato. Siamo soddisfatti, perché il nostro ordine del giorno e le nostre proposte hanno trovato riscontro nel documento finale approvato all’unanimità.
Ora seguiremo passo passo il percorso concreto di attuazione delle richieste fatte al Sindaco ed alla giunta, e contemporaneamente attiveremo una richiesta di un nuovo consiglio comunale che ragioni con un più ampio respiro della valorizzazione del Gran Sasso, così come molti degli ospiti hanno sollecitato.
Nel cuore abbiamo chi lavora nel CTGSI, quei 40 lavoratori per i quali ci stiamo battendo. E vogliamo che gli operatori turistici e l’indotto non subisca ripercussioni dalla chiusura della funivia, che pur rinviata per un po’, deve comunque affrontare la sostituzione delle funi e la revisione.
Il futuro del Gran Sasso deve essere una priorità ed un processo partecipato e che mobiliti energie sociali ed economiche, oltre alle istituzioni”.
Il consigliere Paolo Romano ( L’Aquila Nuova) ha aggiunto: “L’opposizione ha dimostrato ancora una volta senso di responsabilità, strategia e visione: ha saputo costruire soluzioni e lo ha fatto dando voce ai lavoratori del Centro Turistico, ai sindacati, al mondo della montagna.
L’ordine del giorno approvato, infatti, restituisce un senso di verità sull’operato dell’opposizione e traccia una programmazione di prospettiva concreta da quando l’Ansfisa ha impartito le prescrizioni.
L’ordine del giorno recepisce la maggior parte delle proposte fatte da noi e dai sindacati: redigere uno specifico piano di gestione del lavoro aziendale e uno specifico cronoprogramma che definisca costi tempi e operatività, con la rotazione del personale alle attività generali della seggiovia e lavori su funivia che deve avere certezza nel metodo e nel merito per evitare disparità di trattamento; mettere a conoscenza in maniera trasparente e celere sulla dotazione del fondo integrativo salariale di cui possono beneficiare i dipendenti dell’azienda e a quantificare in particolare la copertura temporale dello stesso; procedere a indire i concorsi autorizzati dall’Ente in merito alle figure necessarie al funzionamento della stazione di Campo Imperatore, prevedendo all’interno la valorizzazione dell’esperienza delle figure stagionali che hanno operato nel CTGS.
Abbiamo ottenuto anche importanti risultati sul comparto turistico con l’implementazione dell’infopoint e la valorizzazione degli stagionali che vi lavorano, toccando anche l’indotto della montagna che deve assolutamente essere salvaguardato attraverso una fiscalizzazione comunale di vantaggio per far fronte alla perdita di ricavi dovuta al problema delle funi, a intraprendere un’interlocuzione con la regione Abruzzo per rendere finalmente operativa la legge sui ristori la n. 32/2019 e a renderla funzionale alla criticità attuale del nostro bacino montano, nonché a favorire le attività, di concerto con le associazioni rappresentative del territorio, in grado di portare flusso di turisti e fruitori su Fonte Cerreto e su campo imperatore.
La responsabilità e vicinanza al territorio dell’opposizione non può chiaramente nascondere 7 anni di mancata programmazione, di criticità non affrontate e di scarsa attenzione data da questa Giunta comunale al CTGS, 7 anni di criticità sottolineate da tutti gli auditi ieri in consiglio comunale, in primis dai sindacati che non smetteremo mai di ringraziare.”
Il consigliere Stefano Albano (Pd) ha sottolineato: “La voce unanime di sindacati e associazioni di categoria ha evidenziato come manchino programmazione e concertazione. Questo aspetta risulta particolarmente evidente se si pensa alle ingenti risorse di cui Comune e Regione hanno beneficiato in questi anni fra PNRR, FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) dei finanziamenti europei e infine il fondo RESTART, i soldi per il rilancio economico e sociale del cratere.
Dovunque in Italia c’è un impianto le amministrazioni locali e regionali hanno usato il PNRR per costruirvi attorno una strategia, alcuni hanno potenziato le strutture, altri addirittura hanno provveduto alla sostituzione.
Qui si è persa questa occasione tenuto conto che il sistema costi / introiti della funivia non funziona da anni. Tutto ciò inevitabilmente si riverbera sull’azienda e quindi sulla condizione dei lavoratori.
Abbiamo per ora ottenuto il voto unanime su un documento che tutela i lavoratori con misure concrete di brevissimo periodo, ma una grande discussione collettiva sullo sviluppo della nostra montagna nel medio e lungo periodo non è più rinviabile”.
Quindi il consigliere Enrico Verini (Azione) ha aggiunto: “È importante che la città sappia che noi esercitiamo un ruolo finalizzato a dare soluzioni ai problemi della città, pur come minoranza.
Nel caso specifico abbiamo sollevato la questione, portandola in consiglio, abbiamo scritto e presentato soluzioni concrete, abbiamo anteposto l’interesse del comprensorio del gran sasso a quello dell’appartenenza politica, condividendo le nostre proposte con la maggioranza, tanto che alla fine è stato votato un documento unico, all’unanimità. Il lavoro serio, conta ed è il nostro modo di agire”.
Ha concluso il consigliere Lorenzo Rotellini (L’Aquila coraggiosa): “Finalmente, dopo il consiglio comunale straordinario, riusciamo ad andare incontro alle richieste dei sindacati e dei lavoratori, come sempre grazie all’opposizione che detta nuovamente la linea.
La giunta e il CTGS dovranno definire la capienza del fondo integrativo salariale, produrre un piano di gestione per garantire l’occupazione, trasformare i contratti delle unità di personale a contratto part-time verticale, indire i concorsi per il funzionamento della stazione di Campo Imperatore valorizzando gli stagionali, strutturare un cronoprogramma per la ripresa dell’esercizio. Nelle prossime settimane dovremo vigilare sulle richieste formulate affinché si concretizzino.
Inoltre, siamo in attesa degli atti che ci permetteranno di capire come siano stati spesi i 900 mila euro del Fondo Complementare per le aree del terremoto 2009 e 2016 riguardante la “riqualificazione funivia del Gran Sasso d’Italia in località Fonte Cerreto”, intervento individuato con delibera di giunta n.541 del 12 dicembre 2021 e con la 550 del 20 dicembre.
I lavori terminarono ad ottobre 2023 (con successiva chiusura della funivia a dicembre 2023 decretata dall’ ANSFISA) con le cifre che si sono tradotte: nella sostituzione delle funi portanti con tratti più freschi, per contrastare il deterioramento causato dallo stress da movimento e dalle condizioni climatiche; nell‘installazione di ascensori per eliminare le barriere architettoniche sia a monte che a valle e rendere così accessibile l’ingresso alla funivia; interventi sulla rete fognaria, bagni a valle per ampliare i servizi offerti ai turisti”.