Chieti. Ritorna in Abruzzo il Festival del Creato che sarà anteprima al celebre Festival francescano di Bologna
CHIETI- “Abbiamo bisogno di ritornare, inoltre, ad ascoltare la terra, indicata nella Scrittura come adamah, luogo dal quale l’uomo, Adam, è stato tratto. Oggi la voce del creato ci esorta, allarmata, a ritornare al giusto posto nell’ordine naturale, a ricordare che siamo parte, non padroni, della rete interconnessa della vita. La disintegrazione della biodiversità, il vertiginoso aumento dei disastri climatici, il diseguale impatto della pandemia in atto sui più poveri e fragili sono campanelli d’allarme di fronte all’avidità sfrenata dei consumi”. Le parole scritte da papa Francesco per la VI giornata mondiale del Creato possono ben spiegare ciò che andrà in scena nella città di Chieti ed anche online il 19 settembre, ovvero il V Festival del Creato.
Questo evento così importante è stato organizzato dalla famiglia francescana d’Abruzzo e costituirà un’anteprima del Festival francescano di Bologna previsto dal 25 al 27 settembre. L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ha obbligato gli organizzatori a ripensare la manifestazione che si svolgerà, oltre che tramite i circuiti social, a Palazzo Lepri di Chieti.
Il festival in questione, sulla scia dell’incontro “The economy of Francesco” organizzato da Papa Francesco, affronterà le tematiche di natura economica, anche nei risvolti personali e familiari. Sarà un Festival extra, in versione prevalentemente on line, con possibilità di partecipare anche dal vivo su prenotazione. Visti i tempi in cui viviamo il Festival del Creato si sposta quindi in una piazza virtuale in streaming con Piazza Maggiore di Bologna. Sarà quindi anche quest’anno occasione di incontro e scambio con l’altro. Sarà una opportunità di formazione per tutte le fraternità d’Abruzzo.
Il primo evento si terrà alle 10, con un incontro su “L’essenziale invisibile agli occhi: l’enigma della relazione”. Un dialogo tra monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto e Pierpaolo Donati, membro della Pontificia accademia delle Scienze Sociali, direttore dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, fondatore della Sociologia relazionale, già ordinario di
Sociologia all’Università degli Studi di Bologna. Guiderà la discussione Simone D’Alessandro, docente di Sociologia Unich.it e direttore Ricerche di Abruzzo, Fondazione industria responsabile.
Viceversa, alle 16 si parlerà di rilancio del patrimonio locale, con l’evento “Ripartire dai Borghi, per cambiare le città: modelli e buone pratiche per ripensare lo sviluppo locale” con Simone D’Alessandro, e i docenti dell’Università di Teramo, Rita Salvatore, Nico Bortoletto, Everardo
Minardi, e Stefano Cianciotta presidente Abruzzo sviluppo. A seguire, alle 17, padre Marco Asselle frate minore della Provincia Umbra, e Assistente spirituali dell’Ofs, risponderà ad alcuni quesiti:
“Un’altra economia è possibile? Spunti di riflessione a partire da The Economy of Francesco”.
Alle 18 ci sarà un momento di preghiera e spiritualità con la famiglia francescana d’Abruzzo. Infine, alle 21 ci sarà il recital-concerto “Per amor del mio sogno”, che vedrà protagonista, l’Orchestra Adriana Lecouvreur diretta dal maestro Ernani Catena, che firma anche gli arrangiamenti per orchestra e voci, e il soprano Chiara Tarquini.
Ricordiamo che la partecipazione dal vivo prevede la prenotazione. Non mancherà anche quest’anno la solidarietà. Il Festival abruzzese è anche un’occasione per fare del bene con parte del ricavato destinato a opere di carità.