Classifica qualità della vita del Sole 24 Ore, Biondi: “Pare che certuni godano di momenti di difficoltà che coinvolgono la comunità e gli aquilani”
L’AQUILA – Soddisfatto il Sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, riguardo alla posizione della sua città nella classifica de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vitta nelle città italiane.
Soddisfazione ma anche una garbata ironia nei confronti di chi, come afferma il primo cittadino aquilano, pare che goda solo quando le cose in città e nella provincia non vanno bene.
Così si è espresso Biondi sull’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani attraverso sei aree tematiche.
“Nella classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, la provincia dell’Aquila raggiunge un’ottima posizione, la numero 29 sulle 107 italiane, nell’ambito ‘affari e lavoro’, scalando ben 38 località.
Inoltre, la provincia del capoluogo d’Abruzzo, nella classifica nazionale del quotidiano economico, è terza nella graduatoria per ‘start-up innovative’, a testimonianza della grande vivacità intellettuale e del potere attrattivo che negli anni siamo riusciti a costruire, dando voce e spazio a giovani talenti e a investimenti di peso.
Dati che ci confortano, nonostante la posizione nella classifica generale rispetto ad alcuni indicatori che hanno subito una flessione. Precisando che i dati si riferiscono alla provincia nel suo complesso, non ci esimiamo, come accade quotidianamente, a una riflessione sulle strategie da attuare in ogni ambito, in rete con gli altri 107 comuni, per migliorare le prestazioni del territorio che sta lottando per emanciparsi da una condizione di precarietà e fragilità e sta rinascendo.
Purtroppo non mi stupiscono più le invettive e le ‘grasse’ risate, come dimenticare, del resto, l’esultanza nella chat interna del Pd locale quando Procida ebbe la meglio su L’Aquila per il titolo di Capitale della cultura, o le visioni parziali e mistificatorie.
Spero di sbagliarmi, ma pare che certuni godano di momenti di difficoltà che coinvolgono la comunità e gli aquilani e gioiscano quando qualcosa non funziona e non tutto va come vorremmo che andasse, contribuendo ad alimentare odi e frustrazioni e certamente non offrendo una bella immagine del nostro territorio a scapito di chi ci ha investito e di chi ci crede.
Vorrei ricordare loro, al netto di rispettabili e autorevoli indagini statistiche, che il lavoro di chi amministra è quello di condividere, non di erigere muri, di sostenere e non di azzoppare, di accogliere e non di respingere. E di proteggere, non di indebolire. Dimenticando, presi dalle invettive, oltre a quanto già detto che, per esempio, siamo 27esimi per la qualità della vita dei bambini, 25esimi per imprese femminili, siamo cresciuti proprio nell’occupazione femminile del 10% rispetto allo scorso anno.
Omettendo che, nel caso del turismo, il trend delle presenze e, dunque, la variazione rispetto allo scorso anno, è tale che ci fa balzare 11esimi in classifica. Chiaro che stabilizzare le presenze richiederà ancora qualche anno, ma, come tutti sanno, abbiamo ereditato il nulla.
Omettendo, sempre perché è meglio indebolire o azzoppare, non si sa per quale causa, che siamo 15esimi per numero di librerie ogni 100mila abitanti o 46esimi per offerta culturale.
Una delle cose però che mi rende più orgoglioso della mia comunità è, nonostante tutte le difficoltà e nonostante la negatività che ai detrattori farebbe comodo trasferirci, la fiducia. Il tasso di natalità nella nostra provincia, rispetto allo scorso anno è aumentato del 5,2%.
La fiducia è il sentimento per cui ringrazio gli aquilani, e sono tantissimi, che hanno il coraggio di vivere e di farlo con amore per la propria terra e che mi fa dire che siamo rinati e continueremo a farlo”.