Cna Abruzzo in assemblea, Saraceni: la burocrazia danneggia le imprese

Il presidente regionale confermato: «Regione bene sui vaccini, ma i fondi stanziati arrivano tardi. Adesso occorre una nuova misura di sostegno per le tante scadenze di inizio 2022 delle aziende»

PESCARA – L’importanza di far parte di una squadra in cui ciascuno svolge il proprio ruolo e insieme si riescono a creare opportunità per il mondo delle imprese. E’ il senso della relazione del confermato presidente di Cna Abruzzo, Savino Saraceni, che ieri sera a Pescara ha aperto l’assemblea elettiva regionale: un appuntamento che ha chiuso il percorso congressuale della confederazione artigiana abruzzese, che nei mesi di giugno e luglio ha interessato ben cinque strutture territoriali provinciali, undici Unioni di mestiere, i due “raggruppamenti di interesse” di donne e giovani, i pensionati. Con il risultato, sottolineato con soddisfazione da Saraceni, di avere di fronte un’associazione con una straordinaria presenza femminile alla guida di segmenti importanti del sistema associativo: un modo per dare sostanza allo slogan scelto per questo appuntamento, ovvero “Ripartire. Insieme”.

L’intervento di Saraceni, confermato alla guide alla confederazione artigiana assieme al direttore Graziano Di Costanzo, si è tenuto in video conferenza in ossequio alle norme anti Covid, con oltre centro persone collegate ed il sindaco di Pescara Carlo Masci presente in sala. Saraceni ha ripercorso alcuni dei momenti più significati del mandato iniziato nel 2017: davanti al presidente nazionale Daniele Vaccarino, che ha concluso i lavori, il presidente regionale della Cna ha ricordato l’impegno profuso nei mesi della pandemia a favore delle imprese. Un impegno che si è sviluppato a 360 gradi, coinvolgendo più fronti: dall’assistenza nell’istruttoria delle pratiche necessarie ad accedere ai vari ristori e sostegni messi in campo da Governo e Regione, all’introduzione dei sistemi di sicurezza sanitaria; dalla elaborazione di proposte in materia di credito, al potenziamento di tutti gli strumenti della categoria dedicati a gestione della cassa integrazione e della salute di imprenditori e dipendenti.

Saraceni ha dedicato proprio ai rapporti con la Giunta Marsilio alcuni dei passaggi più significativi della sua relazione: e pur riconoscendo al governo regionale gli importanti risultati conseguiti in tema di vaccinazione, oltre al recente rifinanziamento dell’atteso provvedimento sul micro-credito, ed in generale lo stanziamento di ingenti risorse finanziarie destinate al sostegno di famiglie e imprese, ha però sottolineato come in quest’ultimo caso «la lentezza burocratica abbia condizionato la velocità di erogazione dei ristori. «Nel 2020 – ha sottolineato – la Giunta ha messo in campo quasi 200 milioni di euro, di cui 50 a favore delle imprese con le due misure “Curabruzzo” 1 e 2, prevedendo erogazioni a fondo perduto per oltre 40mila aziende; ma a distanza di un anno restano da erogare contributi a più di 20mila imprese. Un ritardo intollerabile, stigmatizzato più volte da tutte le associazioni economiche e sociali, ma anche dalle forze politiche di opposizione e della stessa maggioranza».

Il confronto ora secondo la Cna si sposta su nuove misure: «A fine anno – ha ricordato Saraceni – cesserà la moratoria sui mutui e sui finanziamenti bancari, e dal primo gennaio 2022 le imprese dovranno ricominciare a pagare in un contesto ancora fortemente condizionato dalla crisi causata dal Covid. Sarebbe perciò molto importante che la Regione mettesse a disposizione delle imprese almeno 50 milioni di euro per evitare che la crisi di liquidità a cui andranno incontro si trasformi in una crisi di solvibilità. E la mettesse a disposizione tramite i Confidi che possono garantire un effetto moltiplicatore di almeno 5/10 volte. E’ una misura che va programmata e pensata oggi, vista la poca efficienza della macchina burocratica regionale. se vogliamo che sia pronta e operativa a gennaio, quando servirà effettivamente».

Giudizi positivi su “Green pass” («Strumento efficace per evitare che la ripresa dei contagi possa portare a nuove misure di contenimento») e sull’annunciato provvedimento parlamentare a sostegno dell’artigianato artistico, Saraceni ha valorizzato i risultati conseguiti dallo schieramento unitario tra associazioni d’impresa e sindacati dei lavoratori nato nel mesi della pandemia. E ha indicato i diversi dossier sui quali nei prossimi mesi il mondo produttivo regionale sarà chiamato alla mobilitazione: Zona economica speciale, reti europee Ten-T. Indicazioni di lavoro, infine sulle opportunità legate alla gestione del “Superbonus 110%” per l’edilizia, insieme al lancio di una piattaforma nazionale messa a punto da lla Cna (“Dicivinato”) per realizzare un grande mercato virtuale che veda coinvolte decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di consumatori, sottraendoli al monopolio dei colossi della distribuzione.

Nel suo intervento, il presidente nazionale della Cna Daniele Vaccarino, collegato in video all’assemblea, ha esaltato il ruolo dei “corpi intermedi” nella vita del nostro Paese. Un ruolo esaltato proprio dai momenti difficili vissuti: momenti in cui il sistema associativo è riuscito a dare risposte concrete a un mondo dell’impresa che si è rivolto alla Cna con fiducia, chiedendo capacità di dare risposte: «Una capacità da trasferire adesso nella ripresa verso la normalità – ha detto Vaccarino – con l’arma formidabile del vaccino a disposizione di cittadini e imprenditori. Ma da cogliere soprattutto perché ci sono a disposizioni fondi ingenti a disposizioni per ripartire: una dotazione che dovrà investire con forza anche e soprattutto il mondo delle piccole imprese, non solo le grandi: una battaglia, questa, che va fatta anche sulle riforme più urgenti, a partire da burocrazia e fisco, dove occorre alleggerire la pressione sul mondo delle imprese. Guardando alle grandi opportunità collegate all’idea di transizione ecologica che, con temi come il risparmio energetico, fa parte del Dna del mondo della micro impresa che la Cna rappresenta».

A fine riunione, rieletti i nuovi organismi dirigenti associativi: della presidenza, con Saraceni, entrano i cinque presenti territoriali Francesco D’Amore, Claudio Gregori, Giuseppe Troilo, Cristiano Odoardi e Bernardo Sofia. Lo stesso Saraceni, con Luciana Ferrone, è stato infine delegato all’assemblea nazionale.

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