Collasso sanità aquilana. Frasca (Nidil-Cgil): «Surreale la difesa a testuggine dei dirigenti Asl1»

Infermieri e medici distrutti

L’AQUILA – Sanità aquilana che si è sciolta come neve al sole, investita da questa pandemia, ritardi storici, personale carente, strutture inadeguate. Questo il quadro che delinea Andrea Frasca, segretario provinciali della Nidl-Cgil, che evidenzia ance come sia surreale la difesa, che definisce a testuggine, del “ragionier” Testa e dei suoi stretti collaboratori.

Diciamolo chiaramente, l’assemblea dei Sindaci della Marsica, con gli interventi fermi e drammatici dei sindaci di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e di Collelongo, Rosanna Salucci, ha provocato lo shock che serviva, il terremoto che porta ora 35 sindaci di un vastissimo territorio e le loro comunità a chiedere la rimozione di chi si è dimostrato quantomeno non all’altezza della situazione. Una realtà che ha portato con sé tutti i drammi dei quali abbiamo parlato in queste settimane.

Andrea Frasca, quindi, ora dice basta e chiede provvedimenti seri e urgenti per mettere fine a questo stato di assurda precarietà e, sopratutto, per restituire sicurezza sanitaria ai cittadini della provincia dell’Aquila.

Andrea Frasca

«Le drammatiche vicende personali delle cittadine e dei cittadini colpiti dal Covid, che molto spesso sono lasciati soli da una carente assistenza sanitaria – afferma Andrea Frasca – , sono conseguenza delle criticità che da anni denunciamo senza aver visto reali soluzioni. Ci riferiamo alla carenza di personale cronica, strutturale e gravissima della quale soffre la nostra ASL1 Avezzano Sulmona L’Aquila ormai da più di un decennio, solo in parte compensata dall’utilizzo massiccio di personale sanitario, tecnico e amministrativo in somministrazione. Peraltro, gran parte di questo personale viene assunto da anni, con dei contratti a tempo determinato della durata anche di poche settimane.

L’ultimo di questi rinnovi scade il 15 dicembre: ancora un mese di agonia e poi di nuovo, forse, qualche altro mese di speranza. Donne e uomini che sono chiamati ad assistere i nostri cari, tutte le cittadine e i cittadini che combattono oggi contro il Covid-19, oltre a mettere a rischio la propria salute e quella dei propri familiari, subiscono la doppia precarietà del contratto in somministrazione e della esiguità della durata dello stesso.

Come possiamo pensare che un servizio di tale rilevanza e che richiede un grandissimo sforzo per essere definito “di qualità”, possa essere prestato a tali condizioni?

Riceviamo continue sollecitazioni rispetto al fatto che gli operatori non si sentono tutelati. Continuano ad ammalarsi – prosegue il sindacalista della Nidil-Cgil – e a portare a casa il virus come unico, tragico, “premio di risultato”. Molti giovani operatori sanitari e socio-sanitari, hanno già abbandonato o stanno abbandonando il nostro territorio, preferendo condizioni contrattuali migliori, garantite da ASL limitrofe. Altri precari addirittura, preferiscono dimettersi e perdere il proprio posto di lavoro, piuttosto che rimanere in condizioni di rischio e senza alcuna prospettiva lavorativa reale.

Le nostre sollecitazioni rispetto a tale problematica sono state costanti e ripetute e per questo, riteniamo che il ritardo e le carenze programmatorie assumano un profilo di gravissima colpa e negligenza.

Tutto ciò, non può non inficiare la qualità del servizio sanitario del nostro territorio, già demolito e sgretolato. Chiediamo a gran voce che si assumano dei provvedimenti urgenti e straordinari per evitare la catastrofe sanitaria, attraverso uno straordinario piano di reperimento urgentissimo di personale. Ci sembra invece surreale la difesa a testuggine da parte dei vertici aziendali – conclude Andrea Frasca – assieme alla gravissima sottovalutazione delle reali condizioni delle strutture sanitarie del territorio, e la continua esposizione al rischio delle lavoratrici e dei lavoratori, che rischiano solo di rendere tragico un quadro di per sé già al collasso». Il Segretario Nidil Cgil della Provincia dell’Aquila – Andrea Frasca.

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