Comunali di Avezzano. Cinque domande a Roberto Alfatti Appetiti

AVEZZANO – L’appuntamento con le elezioni comunali di Avezzano si avvicina e noi proseguiamo con l’ascolto dei responsabili delle forze politiche cittadine. Oggi è la volta di Roberto Alfatti Appetiti, ex consigliere comunale, ex assessore provinciale, scrittore e giornalista, da sempre personaggio di riferimento della destra avezzanese e marsicana. Ora, dopo la bufera che ha investito la passata amministrazione De Angelis, Appetiti ricopre il ruolo di Commissario cittadino di Fratelli d’Italia, una delle forze che aspirerebbe a candidare il prossimo Sindaco di Avezzano. Sentiamo, in cinque risposte, strategia, programmi e atteggiamento politico che Fratelli d’Italia intende perseguire ad Avezzano

Roberto Alfatti Appetiti

E24: Fratelli d’Italia ha avuto una crescita di consensi e di adesioni in città. Pensate di far valere questa crescita al tavolo per la scelta del candidato sindaco del centrodestra di Avezzano?

APPETITI: «Riteniamo sia doveroso per Fratelli d’Italia, alla luce dei consensi che stiamo registrando, svolgere un ruolo importante nella prossima amministrazione comunale, ma saranno soprattutto i cittadini, con il loro voto, a determinare quale peso avremo all’interno della stessa. Riguardo alla scelta del sindaco, sì, pensiamo di poter sottoporre all’attenzione degli alleati tradizionali, oltre che delle forze civiche che si stanno aggregando, un candidato sindaco all’altezza del compito» .

Fratelli d’Italia è un partito che ha struttura ed organizzazione. Quindi, per certi versi, un partito vero e un partito vero si muove sui programmi. Quali sono, al di là delle buone intenzioni generali, tre progetti che caratterizzerebbero l’azione di una Amministrazione comunale di Avezzano a trazione Fratelli d’Italia?

APPETITI: «Il nostro programma è quasi definitivo, vuol essere concreto e realizzabile, non un libro dei sogni. Le priorità sono numerose e, per certi versi, vanno oltre le appartenenze politiche. Direi che oggi come oggi sia importante rivitalizzare il centro cittadino ripartendo da un sostegno concreto al commercio stanziale, per impedire che continuino ad abbassarsi le saracinesche. Al contempo, bisogna fronteggiare il degrado delle periferie, alcune delle quali in vero e proprio stato di abbandono. Con l’imminente trasferimento della scuola elementare Fermi Mazzini, poi, c’è l’urgenza di trovare una destinazione d’uso a locali che rischiano di trasformarsi in ruderi nell’arco di pochi mesi. L’elenco potrebbero continuare: sicuramente il completamento del nuovo municipio è un tema che va affrontato di petto».

Attenzione al centro cittadino importante per Fratelli d’Italia

Parliamo ora del “Caso Lega”. Gli uomini di Salvini non fanno mistero di reclamare il candidato Sindaco di Avezzano. Se dovessero porre questa come condizione, come vi porrete?

APPETITI: «La Lega ha tutto il diritto di proporre le sue candidature, esattamente come le altre forze politiche che concorreranno alla coalizione di centrodestra. L’importante è che tale scelta non venga calata dall’alto, ma condivisa con i responsabili locali, che hanno l’onere di predisporre le liste dei candidati al consiglio comunale. Per essere più chiari possibile, la scelta del candidato sindaco andrebbe fatta insieme, perché individuare il sindaco più adatto a una città ambiziosa, complessa e problematica come Avezzano non è certo un dettaglio».

In città è grande la richiesta di un cambio culturale e generazionale della classe dirigente. Siete disposti, magari a rischio di parecchi mal di pancia interni e insoddisfazioni, a sacrificare qualche star locale per lasciare spazio a idee e forze fresche?

APPETITI: «Sì, è necessario un rinnovamento della classe dirigente cittadina, Fratelli d’Italia ne è più che consapevole e troverà il giusto mix di esperienza, competenza e freschezza, proponendo anche giovani e persone che si affacciano per la prima volta alla politica. Per quanto mi riguarda, ho offerto la mia disponibilità a riorganizzare il partito con grande entusiasmo, ma il giorno successivo alle elezioni rimetterò il mio incarico nelle mani del commissario provinciale. Nella nuova amministrazione non avrò alcun incarico. Auspico un ricambio anche generazionale tra chi si occupa, a vario titolo, di vita pubblica».

Alfatti Appetiti, lei, per certi versi, è fra coloro che sono stati in prima linea nella passata Amministrazione, seppur con un ruolo non amministrativo. Ci dica tre cose che non andranno sicuramente rifatte rispetto alla passata amministrazione.

APPETITI: «Bisogna essere in grado di saper fare autocritica e correggere gli errori, quando se ne commettono. È un segno di forza e di coraggio, non di debolezza. Sarebbe troppo facile per me, oggi, prendere le distanze dalla precedente amministrazione, anche se non avevo ruoli politici in senso stretto. Trovo più corretto farmi carico della mia quota parte di errori. L’esperimento di trasferire nella zona nord il mercato, per fare un esempio, è stato il più clamoroso. La realizzazione della pista ciclabile, in alcuni punti nevralgici della città, è risultata inadeguata. Attenzione, non dico che vada eliminata, ma ripensata sicuramente sì. L’escalation delle multe dovute al T Red andava bloccata prima e la linea di demarcazione tratteggiata meglio, come poi è stato fatto. Ma a questo punto occorre guardare avanti ed evitare polemiche inutili e distruttive. Concentrarci su quello che ci unisce e su quello che c’è da fare. Non è poco».

Appetiti, poi, desidera precisare il suo pensiero sul Mercato del Sabato: “Quando ho affermato che è stato un errore spostare il mercato nella Zona Nord – specifica Alfatti Appetiti – ho inteso dire che è stato un errore allontanarlo troppo dal centro. Questo il senso di quanto dichiarato: che l’esperienza, dal mio punto di vista, ovviamente opinabile, ci insegna che il centro ha bisogno del mercato e il mercato del centro. Ricordo perfettamente, per onestà intellettuale, che il motivo dello spostamento fu quello di salvaguardare piazza Torlonia e ancora oggi resto convinto che mantenere il decoro di una piazza sulla quale la precedente amministrazione ha realizzato un grande lavoro sia un obiettivo altrettanto importante. Pertanto auspico che la prossima amministrazione comunale riesca a trovare un punto di equilibrio: riportare il mercato in centro, ma non attorno a piazza Torlonia”.

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