Comune di Avezzano. Babbo e Lanciotti: «Inadeguata la nomina della Colizza ad assessore al Covid. Fino al 2019 Direttore sanitario Asl1»
I due consiglieri di opposizione ritengono abbia condiviso le scelte che hanno penalizzato gli ospedali marsicani e invocano un Commissario alla Asl1
AVEZZANO – Assolutamente inadeguato nominare assessore con delega alla gestione dell’emergenza Covid nel Comune di Avezzano, la dottoressa Maria Teresa Colizza, ex direttore sanitario della Asl1 fino allo scorso anno. A rompere il silenzio, dopo la fine della campagna elettorale, ed il tumultuoso intervento al primo Consiglio comunale della seconda era Di Pangrazio, è Mario Babbo, candidato della coalizione civica che ha mancato il ballottaggio con lo steso Di Pangrazio per poche centinai di voti.
Babbo e il suo consigliere Stefano Lanciotti, infatti, dopo aver analizzato tutte le incongruenze e le gravi responsabilità, a loro dire, della Giunta Marsilio in questa drammatica vicenda, vanno dritti all’obiettivo e puntano sulla assessora Dipangraziana indicata, per il suo incarico durato cinque anni, come persona che quantomeno, ha condiviso quelle scelte che, oggi, stano procurando le attuali problematiche nell’assistenza sanitaria dei cittadini di tutta la Marsica
Questa la nota integrale diffusa da Mario Babbo e Stefano Lanciotti: «Siamo molto preoccupati per le notizie drammatiche che quotidianamente apprendiamo circa la situazione oramai al collasso delle strutture sanitarie locali. Siamo preoccupati poiché è mancata programmazione atta a riorganizzare luoghi e risorse per far fronte a questa nuova ondata pandemica.
Siamo adirati perché quanto si sosteneva in campagna elettorale sta avvenendo; c’è un ospedale Covid costato quasi 15 milioni e realizzato a Pescara, ove sono restii ad accogliere utenti del nostro territorio.
Nel mezzo di tutto ciò la Giunta regionale, guardandosi bene dal predisporre nei tempi richiesti dal caso un piano organizzativo sanitario, dall’assumere con ora e con tempo personale atto a prevenire la crisi pandemica, dal predisporre strutture adeguate ad accogliere utenti con problematiche Covid lasciando inalterata la possibilità di cura dei malati c.d “normali”, ha deciso di stanziare 14 milioni di euro in favore del Napoli Calcio. Ebbene sì, 12 giorni di presenza di una squadra di calcio sul territorio regionale sono costati 100.000 euro al giorno per quest’anno e tanto costeranno per quelli a venire. Non sarebbe stato più logico mutuare detta somma, soprattutto in una fase così delicata, per realizzare un altro Ospedale Covid? Ciò che affermiamo lo facciamo nel totale rispetto sia dei cittadini che in questa fase hanno il sacrosanto diritto a vedere tutelata la propria salute, sia dei medici, infermieri, oss e tutti coloro che oggi, per demeriti della politica, combattono una battaglia ad armi impari.
Riflettiamo sul fatto che se fossero stati predisposti già da tempo tamponi per tutta la popolazione forse adesso non saremmo arrivati a questo punto.
Se non vi è stata malafede certamente vi è stata incompetenza, quell’incompetenza che dovrebbe far propendere chi occupa posizioni apicali a fare un passo indietro rassegnando le proprie dimissioni. Inadeguato, quindi, appare quanto propinatoci dalla giunta regionale ed ancor di più quanto propinatoci dal Direttore Generale della ASL n. 1 Dott. Testa.
Non meno preoccupazione ci suscita la nomina, da parte del sindaco pro tempore di Avezzano Di Pangrazio, della dottoressa Maria Teresa Colizza ad assessore con delega alle problematiche sanitarie e all’emergenza Covid. Se la memoria non ci inganna, la Colizza è la stessa persona che per circa cinque anni, dal 2014 al 2019, ha rivestito l’importantissimo ruolo di Direttore Sanitario della Asl n.1 ed alla quale, forse, qualche responsabilità può essere imputata circa la drammatica situazione in cui versa l’ospedale civile di Avezzano. Riteniamo, infine, che l’unica soluzione plausibile per arginare una situazione oramai insostenibile sia quella di rimuovere i responsabili di cotanta disorganizzazione con l’immediato conferimento di poteri ad un Commissario».