Comune di Massa D’Albe. «Il Sindaco è smarrito e confuso», parlano i due assessori revocati Marco e Gianluca Di Pangrazio
MASSA D’ALBE – Dopo due giorni di striscioni sui muri del paese e sotto la palazzo Municipale, serpeggianti e non, mal di pancia in seno alla maggioranza, accuse dall’opposizione seguite alla decisione de Sindaco di Massa d’Albe Nicola Blasetti revocare gli assessori Marco e Gianluca Di Pangrazio, gli interessati sciolgono il silenzio e fanno sapere la loro posizione.
Questa la nota, durissima, diffusa dai due ex assessori, nei confronti del Sindaco di Massa d’Albe.
«Nelle ultime e uniche dichiarazioni che Sindaco e Colleghi Consiglieri hanno fornito a mezzo stampa, come motivazione della revoca delle deleghe dei Consiglieri Marco e Gianluca Di Pangrazio, ci sono tante parole ammucchiate a rappresentare nulla di più che un capovolgimento della realtà, nonché accuse denigratorie, basse, bassissime, da cui mai pensavano di doversi difendere.
Hanno accusato l’ex Vicesindaco Marco Di Pangrazio di non essere presente. Innanzitutto, il Sindaco Nicola Blasetti quando ha accolto la sua candidatura sapeva benissimo e aveva accettato che per motivi di lavoro Marco sarebbe stato fisicamente distante.
Evidentemente allora poco importava, anzi gli è stata fatta una corte spietata per il suo appoggio, perché così il Sindaco si sarebbe assicurato il suo ampio bacino di voti, nonché il suo pubblico sostegno.
Inoltre, nonostante la distanza, l’attività amministrativa dell’ex Vicesindaco è stata costante, attenta e produttiva, ottenendo risultati che i cittadini attendevano da decenni (antenna per la rete telefonica, attraversamenti pedonali, finanziamento per il borgo medievale di Alba Fucens, illuminazione pubblica, Cammino dei Briganti).
Questa capacità di lavoro con gli uffici comunali, basata su una proficua coordinazione fatta di mail, videochiamate, connessioni online (che nel 2024 sono possibili), evidentemente ha suscitato fastidio e gelosia, tant’è vero che, negli ultimi giorni, il Sindaco ha addirittura accusato Marco Di Pangrazio di “oberare” gli uffici con bandi, progetti e finanziamenti.
Ma, allora non è vero che è assente!? Allora è presente ed efficace! Avranno le idee un po’ confuse se si contraddicono così facilmente…
Per di più ha poco senso essere presenti fisicamente se l’unica attività di cui il Sindaco e i suoi accostati si sono occupati negli ultimi mesi è stata quella di denigrare, sminuire e voler rimuovere i professionisti responsabili degli Uffici, paralizzando la vita comunale, andando in giro per i Comuni Marsicani invitando tecnici in sostituzione (ci sono richieste ufficiali firmate in calce) e creando dissapori con e all’interno degli altri Enti.
Tutto questo non si sa con quale scopo, visto che un mese prima si era votato per la conferma e addirittura il raddoppio delle ore lavorative dei Responsabili. E se Marco e Gianluca Di Pangrazio avessero davvero rappresentato l’unico ostacolo alla rimozione dei Responsabili, ora che il Sindaco li ha sostituiti con una nuova Giunta, dov’è la delibera per sollevare “finalmente” i tecnici dall’incarico? Quante contraddizioni…
Li hanno accusati di personalismi. MAI! Non c’è MAI stata una smania di protagonismo. Marco e Gianluca Di Pangrazio hanno sempre e soltanto lavorato per i cittadini e per le comunità!
I risultati parlano: loculi cimiteriali, aree verdi, stazioni di ricarica per le auto elettriche, eco-compattatori, Festiv’Alba, riduzione delle imposte per le attività commerciali, eventi, convenzioni, piazzette, marciapiedi.
Sono loro che devono rispondere di interessi personali quando Sindaco e Colleghi Consiglieri volevano assumere a spese del Comune una mistica figura classificata dapprima come “Comunicatore” comunale, poi come segretario personale del Sindaco e poi ancora come addetto a servizi non meglio specificati, che forse invece doveva servire chissà a quali scopi….
Non ci venissero a parlare di buona amministrazione. Non ci venissero a parlare di trasparenza. Mentre loro denigrano, parlano e si riempiono di contraddizioni, Marco e Gianluca Di Pangrazio rispondono con i fatti, hanno sempre fatto così.
Il loro operato è innegabile, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. I cittadini sono testimoni. Gli Uffici sono testimoni. Per questo erano scomodi, motivo di gelosia e di invidia, e li hanno rimossi. Né più, né meno.
È inutile che si continuano a nascondere dietro false accuse. E un Sindaco che si riempie di contraddizioni e si lascia trascinare da sentimenti di invida e di gelosia (come da lui stesso ammesso!) forse non è adatto al ruolo che riveste».