Con uno stupendo dipinto Mishan inaugura la sua avventura in una delle migliori università del mondo
SHANGHAI – Con quello che la vita le sta riservando potremmo tranquillamente affermare che il suo nome d’arte, Mishan, l’artista abruzzese se l’è profeticamente appiccicato addosso.
Dopo l’esperienza maturata in quel dell’università di Janxhing, infatti, per la poliedrica artista molinese si sono aperte le porte in uno degli atenei più prestigiosi al mondo, quello di Shanghai.
Dagli Appennini alla Cina, da un paese di 300 abitanti a una Metropoli popolata da quasi 20 milioni di persone. Eppure il piglio artistico, seppur l’impronta cinese sembra prendere sempre più piede nelle sue pennellate, resta inalterato in quanto a bellezza espressiva.
Il suo ultimo lavoro “Sotto la pioggia” è stato etichettato dagli estimatori d’arte come uno dei migliori da lei sinora prodotto.
Chissà cosa ne penserà Antonello Venditti del quadro di Mishan saremmo proprio curiosi di saperlo.
Ma veniamo alla considerazione maturata da Mishan dopo la promozione all’università di Shanghai.
Lo facciamo riproponendo quello dalla stessa Mishan trascritto sul suo profilo facebook: “Di solito non guardo mai al passato, credo fermamente che sia sempre il momento presente a dover essere vissuto, senza troppi rimorsi per gli errori commessi e delusioni per i fallimenti e senza troppe aspettative per il futuro.
Oggi, però, ho voglia di guardare indietro, così da potermi davvero rendere conto di tutto il percorso che ho intrapreso, degli enormi sforzi che ho fatto per diventare una versione migliore di me stessa giorno per giorno.
Guardando indietro, mi rendo conto di come la vita sia davvero un film. Se ne comprendi la sceneggiatura, puoi interpretarla al meglio, rendendola un vero capolavoro.
Durante gli anni di università ho sognato la grande e lontana Cina ogni giorno , l’ho immaginata dal mio piccolo paese tra le montagne abruzzesi. Ora sono lì e ad essere lontana è l’Italia.
Sono partita da una scuola elementare con una classe di tre bambini per arrivare, oggi, ad essere ammessa in una delle università migliori del mondo, l’università Jiaotong di Shanghai, in una metropoli quale è proprio Shanghai, che in questi mesi ho imparato ad esplorare e conoscere.
Sembra davvero di essere in un film di cui non conosco ancora il seguito, ma che sono davvero curiosa di scoprire. Non so dove mi porterà la vita, ma continuerò a vivere nel presente senza avere aspettative troppo grandi, facendo sempre del mio meglio.
Sono grata alla vita, ai miei amici e alla mia famiglia che hanno sempre sostenuto e creduto in me. Sono grata a me stessa per aver sempre seguito i miei sogni, ignorando la voce di chi pensa di sapere cosa sia meglio per la vita degli altri.
Ringrazio quella ragazzina silenziosa e solitaria che passava le ore a leggere libri e fantasticare su un mondo diverso dalla realtà in cui il proprio valore potesse essere riconosciuto.
A quella ragazzina dico grazie per essere stata quello che era e per cui era spesso criticata, silenziosa, curiosa, solitaria. È questo che mi ha portato ad essere qui oggi. Grazie”.
Se non è filosofia cinese questa…
(A cura di Mauro Nardella)