Concorso addetto stampa alla Asl di Teramo. I giornalisti saranno valutati da ingegneri. Pallotta: «Inconcepibile. Avvieremo tutte le azioni di tutela»
L’AQUILA – Una commissione di soli ingegneri valuterà i giornalisti ammessi al concorso per addetto stampa alla Asl di Teramo.
A darne notizia è il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta che sottolinea come sia inconcepibile questa scelta e che l’Ordine si rivolgerà a ministero della Funzione Pubblica, Giunta regionale e assessore alla sanità.
Così Pallotta: «È inconcepibile e illogico che una commissione formata da soli ingegneri possa giudicare 42 giornalisti per un concorso di Addetto stampa.
“Esclusi dalla commissione i giornalisti come prevederebbe invece la legge”
Invece, è quanto accade alla Asl di Teramo che ha bandito un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un addetto stampa, laureato e iscritto all’Ordine dei giornalisti.
La Direzione della Asl, nonostante le sollecitazioni dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, non ha ritenuto di far partecipare al concorso i laureati in scienze delle comunicazioni dell’Università di Teramo, iscritti all’Ordine dei giornalisti, dopo un master post-laurea e di far partecipare alla commissione di valutazione un giornalista laureato esperto di provata competenza nelle materie di concorso, così come previsto dall’art. 35 del D.Lgs 165/2001.
Il Direttore generale della Asl, con deliberazione del 4 marzo scorso, ha nominato la commissione esaminatrice della quale fanno parte un ingegnere gestionale dell’Azienda, un ingegnere informatico e un altro ingegnere gestionale.
E’ del tutto evidente che le professionalità selezionate a far parte della commissione non abbiano alcuna attinenza con la professione giornalistica.
“La valutazione della prove è evidente che non risponderanno a criteri di competenza”
Ne consegue che le valutazioni delle prove scritta e orale non potranno essere certificate da competenze specifiche sulla funzione e sul ruolo di addetto stampa.
L’Ordine dei giornalisti che ha la funzione specifica di tutelare la dignità professionale dei propri iscritti non può consentire che essa possa essere svilita da atti che mal si celano dietro norme applicate con esasperati formalismi.
L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, pertanto, si riserva di portare la vicenda alla conoscenza del Ministero della Funzione Pubblica, della Presidenza della Giunta regionale e dell’assessore regionale alla sanità e di intraprendere ulteriori azioni di tutela».