Contagi Covid-19 e Vaccini. Marsilio difende l’Abruzzo e bacchetta Draghi
L’AQUILA – Scatto d’orgoglio della Giunta Marsilio nei confronti anche del Governo Draghi sia in materia di contenimento del contagio, si in materia di vaccinazioni e tempi lunghi, indipendenti, a detta di Marsilio, dalla volontà della Regione Abruzzo ma, al contrario, dalle difficoltà emerse a livello nazionale e confermate dalle recenti notizie.
Il contenimento del contagio pandemico, entro una certa soglia, affermano alla Regione Abruzzo, è dovuto anche grazie alle ordinanze emesse dal Presidente Marco Marsilio. Questo fatto viene riconosciuto anche dall’ordinanza emessa oggi dal Tribunale Amministrativo Regionale respingendo il ricorso di un cittadino abruzzese che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza numero 15, del 12 marzo scorso, con la quale il Presidente della Regione Abruzzo prorogava la didattica a distanza, al fine di tutelare la salute pubblica ed evitare l’insorgere di ulteriori focolai. Il ricorso al Tar contro questa scelta di formazione scolastica era stato presentato dal genitore di uno studente che contestava questa scelta. Nel formulare la sentenza il Tar ha riconosciuto ampiamente le scelte e i meriti della Regione, supportate da dati scientifici dei monitoraggi continui e dalle relazioni del Gruppo tecnico scientifico regionale, evidenziando il nesso di causalità tra le misure di prevenzione adottate e il contenimento dei contagi. «È nostro obiettivo riportare quanto prima di studenti all’interno delle classi e speriamo di poterlo fare immediatamente dopo Pasqua se i dati quotidiani dei contagi continueranno ad avere una progressione positiva. Nello stesso tempo non potevamo esimerci dal tutelare la salute dei cittadini abruzzesi, a cominciare dagli studenti. Vista la concomitanza delle vacanze pasquali è stato opportuno fare queste scelte che, come evidenziato anche dal Tar, stanno dando i frutti sperati», ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Ma Marsilio ne ha anche per la questione vaccini: «L’Abruzzo non può sentirsi chiamato in causa dalle critiche di Draghi sui ritardi nella somministrazione dei vaccini poiché i dati chiariscono in modo incontrovertibile che, considerando il rapporto tra dosi consegnate e le dosi somministrate, la performance abruzzese è assolutamente in linea con quella delle regioni considerate più virtuose», ha detto il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio in risposta a Laura Palmerini del Sole24Ore. «Come riportato dai dati ufficiali pubblicati sul sito del Governo – ha aggiunto Marsilio- ad oggi in Abruzzo sono state somministrate alla categoria degli Over 80 il 35,9% del totale delle dosi, valore fra i più alti in Italia, posizionandosi al settimo posto tra le Regioni più virtuose, subito dopo la Regione Emilia Romagna (36,1% delle somministrazioni agli over 80) e prima della Regione Lazio (35,5%). Se è vero che la percentuale dei vaccini completati sulla popolazione over 80 in Abruzzo (19,3%) è leggermente inferiore alla media nazionale (21,7%) questo è dovuto al fatto che l’Abruzzo ha ricevuto un valore di dosi pro capite fra i più bassi d’Italia: 185 dosi contro le 228 della Liguria, le 216 dell’Emilia Romagna e le 194 nel Lazio, solo per fare alcuni esempi. Per essere ancora più chiari: la Basilicata riceve 192 dosi per 1.000 abitanti e ne somministra 160, L’Abruzzo ne riceve 185 e ne somministra 167. Sono sicuro – ha concluso Marsilio – che appena la macchina della consegna dei vaccini sarà a pieno regime, le strutture sanitarie abruzzesi preposte saranno in grado di procedere ancora più speditamente nella loro somministrazione».