Contemporanea 24, aspetti dell’Arte Presente al Palazzo Ducale di Tagliacozzo

TAGLIACOZZO – Un’accoglienza calorosa e familiare ha caratterizzato la preview stampa allestita per CONTEMPORANEA 24 – ASPETTI DELL’ARTE PRESENTE, presso il Palazzo Ducale Orsini Colonna di Tagliacozzo e che, a cura di Cesare Biasini Selvaggi  sarà visitabile dal 3 agosto alle ore 18 – giorno e ora dell’inaugurazione – fino al 10 settembre 2024.

 La rassegna è stata fondata nel 2012 dall’artista Emanuele Moretti per sostenere i giovani artisti italiani e internazionali e valorizzare, attraverso l’arte e la cultura, uno dei borghi più belli d’Italia, quale è Tagliacozzo.

50 artisti contemporanei con 80 opere in esposizione, danno vita all’XI^ Edizione di Contemporanea che risulta, quest’anno, articolata in ben tre sezioni, ognuna con caratteristiche proprie ma tenute insieme dal fil rouge dell’arte contemporanea e delle sue attuali tendenze: la prima sezione, PAINTING IN THE GLOBAL PRESENT: AN OVERVIEW è dedicata agli scenari odierni della pittura internazionale; la seconda, ABRUZZO CONTEMPORANEO. FOCUS SULL’ARTE EMERGENTE raccoglie gli artisti contemporanei emergenti abruzzesi e infine, non per questo meno importante anzi, forse più intrigante, la mostra COSTRUIRE NUOVI MONDI, esposizione dei finalisti di Contemporanea Prize 2024.

Tutte le mostre sono allestite nel suggestivo scenario del Palazzo Ducale Orsini Colonna, in dialogo con gli affreschi quattrocenteschi della Cappella palatina, della Sala delle Prospettive e con i lacerti e le sinopie delle altre sale che sembra osservino con sguardo benevolo di vecchio saggio le opere e gli allestimenti dei giovani, accogliendoli nelle sue stanze e sulle sue pareti con aria protettiva e rassicurante.

Nel pomeriggio di sabato 3 agosto alle ore 18 due eventi – l’inaugurazione di Contemporanea 24 e la proclamazione dei vincitori di Contemporanea Prize 2024 – che avverranno alla presenza di Vincenzo Giovagnorio, sindaco del Comune di Tagliacozzo, di Emanuele Moretti direttore artistico di Contemporanea  e di Cesare Biasini Selvaggi curatore di Contemporanea 24.

Il sindaco Vincenzo Giovagnorio non nasconde l’emozione e il compiacimento mentre dichiara di essere emozionato “perché, dopo oltre dieci anni, la manifestazione d’arte, nata da una felice intuizione della nostra gioventù, è cresciuta in maniera esponenziale, ponendosi alla ribalta delle esposizioni d’arte nazionali. Compiacimento perché le mostre di questi ultimi anni hanno visto transitare, tra le mura intrise di storia del nostro Palazzo ducale Osini-Colonna, migliaia di persone e hanno dato l’opportunità a centinaia di artisti più o meno affermati, ma tutti talentuosi, di esporre le loro opere”.

Riporre fiducia nei giovani e credere nell’arte è vitale considerato il “particolare momento storico, in cui, in più parti del mondo, sembra prevalere la spirale dell’odio e della violenza, investire nella promozione culturale e artistica significa investire in civiltà; poiché l’aspirazione degli animi nobili è che il mondo veramente possa essere salvato dalla bellezza!».

In qualità di direttore artistico, Emanuele Moretti ha giustamente messo in evidenza “i numerosi e importanti restauri eseguiti per questa occasione presso le incantevoli sale ducali, che costituiscono un indubbio punto di merito dell’esposizione e un contributo non marginale sul versante fondamentale della tutela e della conservazione”. Prestigiosa è la collezione di opere che vengono accolte nelle sale che, pur diverse per stili, tecniche e soggetti, pure offrono una “una prospettiva curatoriale contemporanea”.

Una magica concentricità accoglie nel suo cerchio più grande le 26 opere della mostra PAINTING IN THE GLOBAL PRESENT: AN OVERVIEW; realizzate da altrettanti artiste e artisti provenienti da 11 Paesi, si configura come una grande disamina delle nuove tendenze della pittura contemporanea in area europea, americana e asiatica.

Il percorso espositivo comprende opere di Laura Berger (1979, Chicago, USA), Sinéad Breslin (1986, Limerick, Irlanda), Hamish Chapman (1993, Londra, Inghilterra), Aisha Christison (1989, Margate, Inghilterra), Darin Cooper (2000, Newport News, USA), Ryan Cosbert (1999, Brooklyn, USA), Mary DeVincentis (1948, Brooklyn, USA), Azadeh Elmizadeh (1987, Tehran, Iran), Harriet Gillett (1995, East Yorkshire, Inghilterra), Holly Halkes (1993, Londra, Inghilterra), Whit Harris (1985, New York, USA), Emiliana Henriquez (1986, San Salvador, El Salvador), Sebastián Hidalgo (1985, Puebla, Messico), Sun Jing (1986, Wuhan, Cina), Taedong Lee (1989, Seoul, Corea del Sud), Yann Leto (1979, Bordeaux, Francia), Sofia Muljat (1999, Buenos Aires, Argentina), Anousha Payne (1991, Londra, Inghilterra), Matt Phillips (1979, Roanoke, USA), Jonathan Ryan (1989, Buffalo, USA), Mary Shangyu Cai (1999, Beijing, Cina), SOKO (1995, Buenos Aires, Argentina), Sophie Ullrich (1990, Ginevra, Svizzera), Salomé Wu (1996, Beijing, Cina), Jess Xiaoyi Han (1997, Dalian, Cina), Xu Yang (1996, Shandong, Cina).

 Le parole del curatore Cesare Biasini Selvaggi ben spiegano: «Cultori e cultrici della qualità e del “ritorno al mestiere”, gli autori e le autrici qui selezionati mostrano, ancora una volta, la rivoluzione “silenziosa” della pittura, in particolare di quella figurativa, la sua capacità di rinnovarsi nel tempo in forme sempre più attuali, muovendosi sui sentieri accidentati quanto effimeri del presente in divenire”.

Non c’è un unico punto dal quale irraggia la nuova creatività; al contrario, prosegue Biasini Selvaggi, si tratta di: “una rivoluzione “policentrica”, in atto tanto in occidente quanto in oriente, nel contesto inedito della tecnicizzazione della sensibilità umana che sta mutando profondamente l’esperienza percettiva. Tutti gli artisti qui riuniti riflettono direttamente o incidentalmente sui problemi legati al medium, al suo ruolo all’interno di una memoria collettiva, al rapporto tra figurazione e astrazione”.

Le opere presentate sono  da intendere e da fruire come “dispositivi di rappresentazione sia del proprio corpo sia del mondo circostante”, che ridefiniscono “i generi tradizionali della storia dell’arte, quali il ritratto, il paesaggio e la natura morta” e si appropriano di “temi provenienti da altri ambiti linguistici nel mondo della comunicazione globale, dalla letteratura e dal cinema (giallo, noir, pulp, fantascienza) fino ai video musicali e all’animazione digitale”.

La seconda sezione che ricomprende le opere della mostra ABRUZZO CONTEMPORANEO. FOCUS SULL’ARTE EMERGENTE porta ai visitatori le opere di 19 artisti che non hanno superato i 40 anni; è, evidentemente, un ‘esposizione che focalizza l’attenzione sul piano generazionale e si pone pertanto, come una delle prime indagini sugli sviluppi più recenti dell’arte in Abruzzo ed è interessante vedere come gli artisti abbiano, ognuno nel suo stile, esplorato i differenti media e linguaggi.

Essi sono: Francesco Alberico (1996, Pescara), Giuditta Branconi (1998, Sant’Omero, Teramo), Simone Camerlengo (1989, Pescara), Matteo Capriotti (1996, Giulianova, Teramo), Beatrice Celli (1992, L’Aquila), Francesco Ciavaglioli (1983, Avezzano, L’Aquila), Serena Ciccone (1995, L’Aquila), Alessandro D’Aquila (1989, Atri, Teramo), Daniele Di Donato (1995, Giulianova, Teramo), Daniele Di Girolamo (1995, Pescara), Elio Di Paolo (1989, Tivoli, Roma), Silvia Mantellini Faieta (1992, Pescara), Emanuele Moretti (1988, Avezzano, L’Aquila), Gioele Pomante (1993, Pescara), Maura Prosperi (1996, Pescara), Sofia Ricciardi (1985, Pescara), Letizia Scarpello (1989, Pescara), Eliano Serafini (1991, Pescara), Davide Serpetti (1990, L’Aquila).

Cesare Biasini Selvaggi, nel testo critico presente in catalogo, esplora le opere e offre un’analisi delle “differenti prospettive di un percorso generazionale e multidisciplinare attraverso una lettura dell’arte abruzzese emergente, progettata per rendere più complesse le narrazioni canoniche su quanto prodotto negli ultimi anni. Gli artisti e artiste selezionati si confrontano con immaginari più ampi rispetto a quelli designati tradizionalmente dal sistema dell’arte, spingendo lo spettatore a vedere il presente da lontano, in un confronto serrato e creativo con le molteplici sfere dell’identità”.

Le coordinate spazio-temporali risultano ribaltate infatti, “se da un lato le autrici e gli autori individuati sconfessano, pertanto, la retorica che considera i “giovani” solo in riferimento alla loro proiezione nel futuro, dall’altro le loro prospettive artistiche dimostrano di abbracciare una temporalità plurale, composta di anacronismi, loop, ciclicità e dimensioni parallele. Una pratica che si fa particolarmente intensa e coraggiosa, in cui è esibito il lato politico della differenza, della relazione e della resistenza alla tentazione della “cancellazione”, ossia di una tabula rasa della storia, dell’arte, della letteratura e di tutto il patrimonio civile occidentale».

Fa del quadrato un cerchio – quello più piccolo della concentricità – la mostra CONTEMPORANEA PRIZE 2024  che è giunto quest’anno alla sua terza edizione; titolo e tema dell’esposizione COSTRUIRE NUOVI MONDI, UNA FINESTRA APERTA SULLA NATURA FONDAMENTALMENTE MUTEVOLE E CANGIANTE DELL’ESISTENZA, allestita con le opere dei 10 artisti finalisti essendo Contemporanea Prize 2024 un concorso gratuito riservato agli artisti under 40, promosso da Comune di Tagliacozzo, Associazione Culturale ARTEiX e Spazio Hangar – Nuovo Laboratorio Sperimentale d’Arte. Le opere selezionate sono degli aritsti Antonio Barbieri (1985, Rho, Milano), Beatrice Celli (1992, L’Aquila), Benedetta Cocco (1997, Cagliari), Andrea Crespi (1992, Varese), Ilaria Feoli (1995, Avellino), Bekim Hasaj (1990, Bajram Curri, Albania), Ohii Katya (1993, Kharkiv, Ucraina), Sofia Ricciardi (1985, Pescara), Mattia Sugamiele (1984, Erice, Trapani), Vaste Programme (duo formato da Giulia Vigna e Leonardo Magrelli nel 2017, Roma).

Gli artisti selezionati scrive ancora Cesare Biasini Selvaggi “si confrontano con la messa al mondo di immaginari inediti, che vogliono spingere chi fa esperienza dell’opera d’arte a immergersi in dimensioni parallele, dove si sovvertono logiche standardizzate e misurabili”

I nuovi mondi di cui nel titolo e le loro costruzioni non possono ignorare i problemi che la modernità e la post-modernità buttano sul tavolo della vita e dell’arte e che “oltrepassando di gran lunga le competenze di ciascuno” – prosegue Biasini SeLvaggi implicano perciò “l’adozione di inediti comportamenti e modelli di governance, di ulteriori modi di vivere, inclusivi e generativi, capaci di ri-avviare processi di invenzione sociale nelle relazioni con gli altri, nel lavoro, nelle libertà di espressione, nei diritti fondamentali, nei rapporti con le intelligenze non-umane (la natura), nel contrasto alle disuguaglianze”. E’ ancora una volta l’arte – dimensione salvifica – ad offrire un’ancora di salvataggio e a dare “la possibilità di creare interi mondi, fantastici, offrendo alternative inaspettate, utopiche tanto quanto praticabili, nella prossima realtà”.

ORARI APERTURA

tutti i giorni con orario 10.30-12.30 e 16.30-19.30

INFO

info@contemporanea-art.it

contemporanea.arts@gmail.com,

www.contemporanea-art.it

La rassegna Contemporanea 24 è promossa dal Comune di Tagliacozzo e dall’Associazione Culturale ARTEiX, con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila, il patrocinio oneroso della Regione Abruzzo e il sostegno di Fondazione Luciano Ventrone e Miranda Gibilisco ETS, Fondazione Carispaq, Fondazione THE BANK ETS-Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, Nonna Lina, Perfexia. Partner della manifestazione sono Spazio Hangar-Nuovo Laboratorio Sperimentale d’Arte, 21Gallery srl società benefit, Andrea Festa Fine Art e Tube Culture Hall; media partner Artuu, ESPOARTE, exibart, JULIET, Segno.