Continua a far danni la “ciclabile” targata De Angelis: uomo inciampa in uno degli ultimi cordoli, cade e batte la testa sull’asfalto

AVEZZANO – Sono passati circa sette anni alla sua posa in opera, eppure, nonostante sia sta smantellata nella sua gran parte, continua a produrre danni, spesso anche di una certa gravità.

Parliamo della “pista ciclabile” realizzata dall’Amministrazione dell’ex Sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, attuale presidente della Tua e sfiduciato all’epoca dopo soli due anni di mandato da primo cittadino.

Già al tempo della sua inaugurazione, come si ricorderà, ci furono contestazioni, proteste e, soprattutto, un teoria di incidenti e infortuni che evidenziarono da subito un aspetto: la sua pericolosità, che superava di gran lunga la sua illogicità.

Ora, nonostante la “Ciclabile De Angelis” sia stata smontata in doversi punti, per far posto a riqualificazioni urbane e alla sostituzione con un diverso concetto di ciclabile, quel che resta continua a produrre danni alle persone.

Questa mattina, infatti, un uomo, mentre attraversava Piazza della Repubblica, proprio davanti al Palazzo Municipale, è inciampato in uno dei cordoli rimasti, ha perso l’equilibrio ed è caduto rovinosamente a terra, battendo con violenza la testa sull’asfalto.

Passanti e presenti, subito hanno provveduto a soccorrerlo ed ha chiamare il 118 che, giunto sul posto, ha portato il malcapitato al Pronto soccorso del nosocomio avezzanese per ferite, escoriazioni e per un più che certo trauma cranico.

Immediatamente si è riaccesa la discussione sui social, con la richiesta da parte dei cittadini al Comune di provvedere alla sostituzione di questi cordoli o quantomeno ad effettuare delle opere che li rendano meno pericolosi.

Posto che ormai di tratti di questa “ciclabile a singhiozzo” ne sono rimasti davvero pochi, non sarebbe male eliminarla completamente e realizzare una ciclovia urbana, interna alla città, con un percorso definito, da un punto A a un punto B consecutivo e logico, utile agli avezzanesi, moderna, sicura e magari che diventi anche una risorsa e non un pericolo.

Magari, poi, se si potesse mettere mano anche a Piazza del Mercato ed eliminare così l’inguardabile foresta di metallo, allora sarebbe davvero fantastico. Posto che, ma sognare non costa nulla, si possa prima o poi anche rimettere mano a Piazza Risorgimento e farla tornare ad essere… Piazza Risorgimento.