Coronavirus. Biondi “Dalla Prefettura nessuna bocciatura, ordinanza vigente”
Sicurezza, sottoscritto con ordini professionali addendum al
protocollo delle buone prassi.
L’AQUILA – “L’ordinanza con cui vengono disposte misure di prevenzione per il contenimento del coronavirus per il personale impegnato nei cantieri pubblici e privati del territorio aquilano non è stata bocciata dalla Prefettura dell’Aquila e il testo del relativo protocollo allegato era stato condiviso anche con il dipartimento di Prevenzione della Asl e l’Ispettorato del lavoro. Al prefetto ho rappresentato la richiesta di maggiore stretta da parte del Consiglio comunale. La sua nota di risposta, in tal senso, riscontra la mia, non dichiara illegittima e tantomeno annulla il provvedimento del 30 aprile che era e rimane vigente”.
È la precisazione del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Nella serata di ieri il primo cittadino ha sottoscritto con i
rappresentanti degli ordini professionali di ingegneri, architetti,
periti industriali, e del collegio dei geometri, l’addendum al
protocollo contenente le buone prassi per garantire il contrasto e il
contenimento alla diffusione del coronavirus. Per “maestranze”, ad
esempio, è stato chiarito che dovranno essere intesi tutti coloro che
lavorano all’interno delle aree interessate dalle opere, così come le
imprese subappaltatrici e gli autonomi dovranno essere già in possesso
di dispositivi di protezione al momento della presa in servizio.
“L’integrazione al protocollo è uno strumento per l’ulteriore
definizione di quelli che saranno compiti e responsabilità delle
aziende e dei soggetti impegnati a vario titolo nella ricostruzione,
al fine di garantire la sicurezza di lavoratori e dell’intera comunità
aquilana”.
“In questa fase gli oneri dovranno essere a carico delle imprese ma,
come ho già scritto il 20 aprile scorso, in maniera preventiva, al
presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro per le
Infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli, è necessario un
intervento normativo che consenta di riconoscere un contributo
aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni
colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati
all’emergenza Covid-19. Che la questione sugli oneri per la sicurezza
sanitaria nei cantieri sia aperta, peraltro, è stato ribadito oggi su
Il Sole24Ore dal presidente nazionale Ance, Gabriele Buia”, ha
concluso il primo cittadino.