Coronavirus. Il “Caso Vasto” del focolaio allarmante. Tornano dal funerale rom e contagiano tutto il palazzo: 19 positivi
VASTO – A dare la notizia, il sindaco Francesco Menna, nel corso di una diretta Facebook:
«Questa mattina mi hanno comunicato 14 nuovi casi positivi di persone nello stesso stabile, nello stesso condominio, nello stesso quartiere. Si tratta di San Paolo che deve diventare subito zona rossa, il quartiere deve essere interdetto, i cittadini di San Paolo capiranno, è l’unico modo di garantire la sicurezza».
Il sindaco ha precisato: “Chiedo agli organi competenti di istituire la zona rossa nel quartiere San Paolo. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. Devono essere adottate misure restrittive urgenti per monitorare la situazione e tornare a quella rosea che avevamo in precedenza. Sono convinto che il quartiere capirà, da questa mattina sono partiti i tamponi a tappeto nella zona interessata dall’emergenza”.
I contagi di oggi si sommano ai 5 dello stesso nucleo familiare di venerdì scorso, facendo slittare i numeri a 19 casi positivi.
L’origine del contagio è partita dal funerale rom che si è tenuto a Campobasso il 30 aprile, in piena fase 1.
Su questa situazione indaga la Procura della Repubblica.
I 19 casi di Vasto vanno quindi aggiunti ai 72 casi di Campobasso.
Un focolaio impressionante: infatti quando il 30 aprile è stato celebrato quel funerale non era ancora iniziata infatti la “Fase 2” (al via dal 4 maggio) e in vigore c’erano ancora le norme più stringenti anti-coronavirus che prevedevano che le esequie potessero essere celebrate alla presenza solo dei familiari stretti del defunto.
Fino a pochi giorni fa il Molise era una regione “modello”: con poco più di 300 casi di contagio e 22 decessi era riuscita a contenere e evitare l’espansione dell’epidemia di coronavirus.
Poi però, improvvisamente, è scoppiato un focolaio che ha portato nel giro di neanche dieci giorni alla scoperta di 72 persone infette tra la comunità Rom di Campobasso.
Ricostruendo gli spostamenti dei contagiati, è emerso che tutti avevano partecipato il 30 aprile scorso al funerale di un componente della comunità ed è scoppiata la polemica che ha travolto il sindaco M5s Roberto Gravina che ha autorizzato il rito.
Il primo cittadino M5s Gravina si difende: “I presenti non erano più di una decina”. Ma la polizia ne identificò almeno 30.
Il governatore Marsilio a Vasto
E’ terminata da poco la riunione del Coc in videoconferenza a Vasto per le disposizioni in merito al picco dei contagi in un palazzo del quartiere San Paolo. E’ stata denunciata fuga di dati sensibili.
Quartiere presidiato ma non isolato, mentre controlli più stringenti saranno effettuati h24 su Via De Gasperi, ed in particolare nel palazzo dove si concentrano i 14 nuovi casi positivi al Coronavirus.
Questo è quanto deciso al termine della videoconferenza del Coc al Comune di Vasto tenuta dal sindaco Francesco Menna e alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione Marco Marsilio.
E’ stato deciso di circoscrivere l’area interessata dal contagio, in Via De Gasperi, con il controllo h24 delle Forze dell’Ordine.
Per il momento, dunque, nessuna zona rossa nel popoloso quartiere San Paolo di Vasto, dove risiedono le 14 persone, tutte di etnia Rom, che nei giorni scorsi hanno partecipato ad un funerale nel Molise dove presumibilmente hanno contratto il virus.
Il sindaco Menna non ha però escluso che possano essere presi, di concerto con la Protezione Civile Regionale, provvedimenti ancora più drastici qualora dovessero emergere dati più preoccupanti nei prossimi giorni.
Inoltre, dopo la riunione il sindaco ha denunciato alle autorità competenti la fuga di dati sensibili e anche di alcuni video che stanno girando sul web (in pratica sono stati rivelati i nomi delle persone risultate positive al Covid 19) e nelle prossime ore il primo cittadino si riserva di agire nelle sedi opportune.
“Intendiamo circoscrivere l’area interessata dal fenomeno Covid-19 (via De Gasperi) che sarà presidiata h 24 dalle forze dell’ordine – ha aggiunto pochi minuti fa ai giornalisti, il sindaco Francesco Menna – Se aumentasse il numero dei pazienti affetti da coronavirus si valuterà la possibilità di istituire una zona rossa. È una decisione che spetta alla Regione sentito anche il sindaco. Ringrazio tutti coloro che si stanno spendendo in questa fase”.
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine, il sindaco Francesco Menna, i funzionari e dirigenti comunali, i vertici della Asl di Lanciano Vasto Chieti, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e vertici della protezione civile regionale.