Coronavirus. La situazione in Abruzzo è assolutamente tranquilla
Il punto della situazione fatto dal Dipartimento Salute della Regione
PESCARA – “A oggi, in Abruzzo, non c’è alcuna evidenza di circolazione locale del Coronavirus, anche se resta alta l’attenzione sulla valutazione di ogni caso sospetto che dovesse presentarsi”. Lo precisa il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute del Dipartimento regionale Sanità, che monitora costantemente la situazione, in contatto con i referenti delle singole Asl.
E’ questa la prima notizia che, come redazione di Espressione24, abbiamo deciso di dare rivolta al pubblico e ai nostri lettori. Fonti ufficiali e ben verificate, dato certi e niente ipotesi. Noi, infatti, non abbiamo alcuna voglia di iscriverci alle squadre dei catastrofisti, dei retroscenisti e dei minimizzatori. Quando si parla di salute sarebbe il caso, soprattutto da parte degli addetti ai lavori e lo diciamo dopo aver letto, soprattutto sui social, eminenti professori esporre tesi e dire parole quantomeno avventate, di attenersi a dati e fatti comprovati.
Le informazioni della Regione così proseguono: “I due pazienti cinesi, ricoverati da ieri sera nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Teramo, sono tuttora asintomatici e in buone condizioni generali di salute. Resteranno in ogni caso in osservazione precauzionale fino a lunedì. Il bambino cinese ricoverato, sempre nella giornata di ieri, all’ospedale dell’Aquila è risultato positivo al virus dell’influenza stagionale. Vista la tenera età, a scopo precauzionale, un campione è stato comunque inviato allo Spallanzani di Roma. Nella notte, all’ospedale di Pescara, sono stati valutati alcuni pazienti che però non avevano alcun criterio clinico significativo e sono stati posti in isolamento fiduciario domiciliare. La situazione, dunque, al momento è tranquilla e sotto controllo. Resta la raccomandazione ai cittadini di rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia in caso di necessità, evitando di recarsi ai pronto soccorso degli ospedali. Sarà il medico a valutare il quadro clinico, indicando eventualmente il successivo percorso da intraprendere, sulla base dei protocolli terapeutici indicati dal ministero e recepiti dalla Regione.
In caso di novità o diverse informazioni, sarà cura del Dipartimento fornire eventualmente ulteriori aggiornamenti”. (fonte REGFLASH)