Coronavirus. Pezzopane (Pd) “Ringrazio per solidarietà. Offese ed insulti in giorni tragici sono patetici. Io penso alla mia gente e non mi fanno paura“
L’AQUILA – Stefania Pezzopane ribatte agli insulti sulla rete da par suo e parla di “poveretti già condannati dalla storia (e forse poi anche in Tribunale)” che non la distoglieranno di sicuro da quello che ritiene il suo compito principale, impegnarsi per il bene degli abruzzesi.
La replica della Pezzopane arriva dopo che, sui soliti social, era stata fatta oggetto d apprezzamenti poco riguardosi sia per il ruolo politico ricoperto che per la stessa persona. Fra costoro il portavoce aquilano di Fratelli d’Italia, Michele Malafoglia, che aveva apostrofato la deputata Dem come “‘sua maestà delle cantonate’. È uno degli effetti collaterali del Covid19 – proseguiva il post – , fortunatamente non dannoso per la salute ma che continua a colpire la già claudicante immagine della parlamentare Pd”.
La replica della Pezzopane non si è fatta attendere: «Oggi in Abruzzo sono aumentati i morti ed i positivi, la nostra regione, dagli ultimi posti sta purtroppo salendo le posizioni e sta ora tra le prime 10 regioni. Una situazione gravissima dove la struttura regionale mostra tutte le sue falle. In una situazione così grave, andrebbero trovate le ragioni della unità e del lavorare insieme, tutti uniti. Ed invece? C’è chi trova il tempo per menzogne, offese ed insulti alla mia persona. Ringrazio il Pd e tanti meravigliosi cittadini e cittadine per la bella solidarietà che sto ricevendo in queste ore. Offese ed insulti in questi giorni tragici sono particolarmente ridicoli e patetici. Ho lavorato tutto il giorno per affrontare problemi e trovare soluzioni. Continuerò a farlo fino a notte fonda. Io penso alla mia gente e la difendo, mettendoci la faccia e senza paura. Lascio ad altri la propaganda di partito e l’eterna vergognosa campagna elettorale con i soldi dei cittadini. Ripeto, in Abruzzo aumentano vertiginosamente morti e contagiati. Chi trova il tempo in questi giorni per insultare ed offendere è condannato dalla storia e, se occorre, lo sarà dalle autorità giudiziarie. Ringrazio quindi tutti quelli che mi stanno ricoprendo di affetto e solidarietà. So che mi volete bene, siete voi la mia forza, l’affetto meraviglioso della gente comune. Ad occuparsi di questi leoni da tastiera ci saranno le magistrature civili e penali. Io continuo e con più amore e più passione di ieri ad occuparmi della mia gente. Non mi fate paura».