Covid e incendi non fermano la Storia. La Fiaccola della Perdonanza è arrivata a Collemaggio

L’AQUILA – Dal 23 al 30 agosto, Covid o incendi, si terrà la 726esima edizione della Perdonanza Celestiniana che ha il suo antefatto nell’accensione della fiaccola,  domenica 16 agosto alle ore 19, presso l’eremo di S. Onofrio; seguendo un percorso prestabilito, la fiaccola è arrivata presso la Basilica di Collemaggio e consegnata nelle mani del Sindaco della città, Pierluigi Biondi, che farà ardere il tripode della Pace  e riaccenderà quello che è definito “il Teatro del Perdono”.  La fiamma ripercorre il cammino fatto dall’eremita Pietro Angelieri per raggiungere – dall’eremo di S. Onofrio sul Morrone, dove viveva conducendo vita totalmente solitaria –  la città di L’Aquila per accogliere su di sé le vesti papali con il nome di Celestino V.  A dorso di mulo, era accompagnato da Carlo II d’Angiò e dal figlio di questi Carlo Martello. Il re di Napoli infatti, appena saputo della elezione, raggiunse immediatamente Pietro nell’eremo e lo scortò per tutto il viaggio fino a L’Aquila. Il 29 agosto del 1294 Pietro Angelieri venne eletto papa nella Basilica di Collemaggio, costruita per suo volere e che oggi accogliere le sue spoglie mortali. E’ questo, lo scenario del “Teatro del Perdono” ovvero il contesto spaziale di una delle più importanti, se non la più importante delle ricorrenze della Chiesa Cattolica: l’indulgenza plenaria perpetua che il novello Papa concesse a tutti i cristiani allorché salì il soglio pontificio.

Il Movimento Celestiniano ha curato la cerimonia con forza e determinazione, anche per gli insulti portati al patrimonio boschivo del territorio, e si è impegnato al rispetto di quanto necessario per la tutela delle persone; il particolare momento sanitario  ha consigliato prudenza e massima attenzione alle disposizioni anticontagio, per cui il corteo si svolgerà rinunciando alla massiccia presenza delle persone che sempre e da sempre seguono in corteo la fiaccola; d’obbligo il rispetto del distanziamento fisico e l’uso della mascherina; prudenze queste, che sono ripetutamente richiamate nel programma posto in calce all’articolo. Soltanto 5 persone accompagneranno il fuoco e nel tratto finale, esso sarà scortato da un Vigile del Fuoco, da un Alpino e da un membro della Protezione Civile per rendere omaggio a quanti si sono adoperati per combattere i ripetuti incendi divampati presso Arischia e Pettino-Cansatessa.

Questi accorgimenti non renderanno la cerimonia meno solenne e importante, come ha tenuto a ribadire Floro Panti, responsabile del Movimento Celestiniano  che ha affermato che “non è stato facile ma non potevamo certo non programmare questa straordinaria settimana, tenendo conto che l’allestiamo da più di 40 anni. Certo, non sarà come nelle edizioni trascorse e l’emergenza covid-19 ci ha costretto a modificare le cerimonie ormai consolidate nel tempo. Non ci saranno cortei, la Fiaccola sarà accompagnata al massimo da 5 persone e alcune iniziative saranno necessariamente accorpate. Come accadrà, per esempio, il 20 agosto che vedrà la celebrazione, presso la Chiesa di Santa Maria di Centurelli, unica per le autorità civili e religiose e per le popolazioni interessate”; sullo stesso argomento si è espresso anche il vice-sindaco Raffaele Daniele che ha riconosciuto la valida operazione portata avanti dal Movimento anche considerando l’importanza che la chiesa ha assunto nel tempo per chi percorreva il tratturo che passava nei pressi. Il valore e il significato dell’evento sono elementi fondamentali per il riconoscimento della nostra Perdonanza e della Transumanza come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco”.

Il referente della Comunità per il percorso Unesco, Massimo Alesii ha ricordato come siano stati proprio tutti gli elementi che connotano il cammino del Perdono, dettagliatamente descritti nella motivazione del riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’evento celestiniano – il fuoco, la presenza dei rappresentanti dei centri toccati dal percorso, la sacralità di tutta la celebrazione, l’accensione del tripode – a costituirsi nella loro coralità come “punti chiave fondamentali che il Movimento ha avuto il pregio di cristallizzare anche quest’anno, nonostante gli accadimenti in corso”.

Alleghiamo come testo e come immagini il programma.

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