Covid e Pronto Soccorso. Scontro fra Angelosante e i medici di famiglia
AVEZZANO – Scontro caldo fra il consigliere regionale della Lega, Simone Angelosante, ed i medici di famiglia sui presunti intasamenti dei Pronto soccorso.
Angelosante, che peraltro è medico, sabato scorso, nel corso della riunione dei Sindaci della Marsica, aveva accusato, in sostanza i medici di base di inviare troppe persone ai pronto soccorso, affermando: «Purtroppo, ci troviamo di fronte a qualcosa mai vissuto prima. Sulla crisi che stiamo vivendo con il pronto soccorso, a mio avviso, i medici di base dovrebbero fare il loro lavoro e non mandare tutti al pronto soccorso».
Un medico di base risponde ad Angelosante: «Non ho nessun ricoverato e ho tutto sotto controllo nonostante la pessima organizzazione della Asl frutto della classe politica a cui lei appartiene»
Un noto medico di famiglia marsicano, impegnato nella professione ma anche sul territorio, ha deciso di rispondere ad Angelosante in questo modo: «Chiarissimo Sindaco, medico, collega, sono venuto a conoscenza del suo intervento di sabato pomeriggio. Non so di quale realtà lei parla o pensa di conoscere. Sono un medico di medicina generale da 26 anni, orgoglioso di esserlo e figlio di medico ospedaliero. Ho 1400 assistiti frutto del mio impegno (certamente non per compiacenza) e non ho nessun ricoverato in ospedale. Tre a casa in ossigeno terapia, più tutti i sintomatici che personalmente seguo. E nonostante la pessima organizzazione delle Asl frutto di quella classe politica di cui lei fa parte ed altro, vado avanti con orgoglio e determinazione. Non parli più di cose che non conosce o di cose che vorrebbe fossero come lei sostiene per il piacere di lamentarsi, sport particolarmente gradito all’italiano. Se la sua esternazione ha un fondamento specifico di casi isolati faccia nomi e cognomi. Ma non può gettare fango sui medici che stanno sacrificando tutto, anche la vita, in questo momento. Si che il mio sindaco ha dato tutt’altra visione del nostro lavoro. Mio padre mi disse: ricordati che una malattia importante è il dramma di una famiglia. Pensa che quella famiglia sia la tua e poi fai il medico. Dovremmo ricordarcelo tutti, anche lei».
Spesso vien rimproverato a noi giornalisti di non tenere sempre presente i toni più idonei, accusa qualche volta fondata, spesso no. In questo caso lo diciamo noi, al di là di tutto, ai politici abruzzesi. State attenti a quel che dite e come lo dite, soprattutto in un periodo come questo.