Cracking Art, quasi mille visitatori all’Aia dei Musei di Avezzano

La variopinta “Arca di Noè” che piace ai bambini in esposizione fino al 3 ottobre

Avezzano – Cracking Art, o meglio, le mastodontiche e coloratissime sculture animali, in esposizione all’Aia dei Musei, nonché al Municipio e alla fontana di piazza Risorgimento, conquistano grandi e piccini: nei primi dieci giorni di esposizione  quasi mille persone, perlopiù bambini, hanno ammirato le gigantesche “sculture a colori” in plastica riciclata.

“La speciale mostra nel segno dell’ambiente e della cultura civica promossa dalla Fondazione terzo Pilastro internazionale, con il patrocinio del Comune”, afferma l’assessore al turismo, Pierluigi Di Stefano, “si sta rivelando uno dei fiori all’occhiello dell’estate avezzanese, nonché un’occasione per promuovere l’Aia dei Musei. L’amministrazione Di Pangrazio è orgogliosa di poter dare un contributo alla sensibilizzazione della cittadinanza verso questa importante forma artistica che mette al centro le tematiche dell’ambiente e del riciclo”.

La mostra gratuita realizzata dal movimento Cracking Art, infatti, nasce con l’obiettivo di rendere l’arte fruibile al vasto pubblico e di contribuire alla crescita del senso civico verso la salvaguardia dell’ambiente. Mission declinata nella variopinta “Arca di Noè” formata dalle gigantesche coloratissime sculture in plastica riciclata -chiocciole, conigli, tartarughe, orsi e lupi- create dagli artisti per diffondere quel messaggio dal forte senso civico. Ad Avezzano, l’esposizione ha una particolarità in più: è ospitata nell’ex mattatoio trasformato dal Comune in custode della memoria del territorio, con fiori all’occhiello i musei del Lapidarium e del prosciugamento del lago del Fucino.                                                                                        L’Ufficio stampa





Il Presidente della Fondazione Emanuele ha sottolineato che “il forte messaggio ecologista, il tripudio di colori accesi e la rappresentazione in chiave “pop” degli animali, rappresenti un messaggio di ottimismo e positività, anche a livello simbolico, dopo
il buio periodo della pandemia che abbiamo tutti vissuto”. “Considero l’arte profondamente lenitiva delle sofferenze psicologiche
(non meno importanti di quelle fisiche), oltre che – ed in questo momento storico non è poco – attrattiva nei confronti del turismo che latita”.

visitatori presso l’aia dei museo

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