Crisi del settore turistico: Bed&Breakfast più colpiti degli Alberghi
“Non li lasceremo soli”,ha detto ieri sera Conte rivolgendosi al Settore Turistico.
“Non dimentichiamo settori come turismo. Stiamo parlando di un settore che, con l’indotto, rappresenta il 13-14% del Pil. Non li lasceremo soli, avrà bisogno di un robusto sostegno economico del governo“. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri sera, 26 Aprile.
Quello turistico alberghiero è certamente tra i settori più colpiti dall’epidemia. In tutte Italia le strutture ricettive di ogni dimensione sono al collasso, fronteggiando decine di migliaia di cancellazione ed una situazione che non consente di fare programmi nemmeno di breve periodo, nemmeno per la stagione estiva oramai alle porte.
In questi giorni si sono fatte diverse proposte tra cui quella dei buoni vacanze per il turismo nazionale, ma ciò che forse serve davvero – una volta messe in sicurezza le aziende – è essere pronti quando le condizioni permetteranno di ripartire. Visto che abbiamo un sistema turistico d’eccellenza.
Ciò che sicurente devono fare le persone del settore turistico è: campagne di rilancio dell’immagine e promozione. E’ la stessa vocazione turistica del paese ad essere a rischio e con essa centinaia di migliaia di posti di lavoro. Dobbiamo dire ai milioni di turisti nel mondo che quando sarà finita, li aspettiamo.
Comunque, nonostante sia molto dura attuare creatività e positività, per un albergo o un b&b, parole d’ordine come fantasia, flessibilità, divertimento potrebbero essere la chiave di svolta.
Ma non bastano, visto che tra B&B e alberghi, le conseguenze di questa crisi, si avvertiranno in modo diverso.
Ed é diverso anche tra un B&B e l’altro…perché?
La risposta sta in questi tre punti chiave:
- sono circa 30.000 B&B in Italia, di cui il 30% imprenditoriali e il 70% non imprenditoriali.
- B&B in Italia dà lavoro direttamente a circa 45.000 persone.Il
- Il 45% dei Gestori non ha altre occupazioni
La crisi del turismo, nel tempo, impatterà notevolmente sull’economia di quasi la metà dei Gestori, essendo per molti l’unica fonte di sussistenza.
L’ho chiesto a Tommaso del B&B Falcone, proprietario della zona di Ortona.
“Quali idee vi siete fatti per ripartire in convivenza col covid e quali in situazione post covid, cosa vi aspettate dal governo e cosa vorreste?”
Parto subito con il dire che regna grande incertezza e confusione. Da marzo noi b&b siamo chiusi per legge, tranne alcune eccezioni.
Non sappiamo quando potremo riaprire, a quali condizioni. Sono tante le voci che girano sulle chat dedicate alla nostra attività, ma appunto sono solo voci, aspettiamo qualcosa di concreto , di scritto.
Si parla di sanificare i locali prima di aprire, di sanificare i filtri dei condizionatori una volta al mare, operazioni fatte da ditte con patentino…il che vorrebbe dire ulteriori costi.
Non si sa nulla se verranno date indicazioni particolari su come ripulire le stanze tra un ospite e l’altro. La domanda non è semplice, io posso parlare per me ma non per gli altri, poi ognuno ha le sue idee.
Mi piaceva l’idea di un voucher per i turisti promosso dalla nostra Regione, non sarebbe male una forma di detassazione visto anche che noi b&b siamo stati esclusi dal primo decreto “Cura Italia” non avendo la Partita Iva e quindi non abbiamo potuto nemmeno fare richiesta dei famosi 600 euro (vediamo se si ricordano di noi in quello di fine aprile).
Per quanto riguarda le richieste, alcune sono state già avanzate al Ministro Franceschini tramite il portale bed-and-breakfast.it che ha roccolto diverse istanze dei singoli b&b, ne ha fatto una sintesi e ha inviato la lettera; lettera firmata anche da diverse associazioni di b&b presenti invarie regioni italiane.
Quello che sicuramente servirebbe sono delle norme chiare e precise su come comportarsi, evitando magari di aggiungere ulteriori oneri su una categoria già provata e con prossimo futuro (stagione estiva) non roseo.
La lettera di cui parla Tommaso é inviata al Ministro Dario Franceschini, firmata da Giambattista Scivoletto,Amministratore di Bed -and-Breakfast.it e sottoscritta anche dai Presidenti di altre Associazioni di categoria.
“Le soluzioni che riteniamo possano fornire un ristoro minimo nell’immediato, a tutte le strutture ricettive del settore extralberghiero, sia imprenditoriali che non, siano esse B&B, affittacamere, agriturismo, case vacanza o locazioni turistiche, possono essere selezionate a nostro parere tra le seguenti:
- beneficiare del Bonus Affitti, da estendersi fino a quando non sarà di nuovo possibile viaggiare in Italia;
- estendere ai Gestori di strutture ricettive extralberghiere che vivono esclusivamente del proprio lavoro,l ‘indennità lavoratori stagionali del turismo;
- Interventi sull’IMU per le strutture ricettive, un Bonus fiscale, rimborso Canone Rai e Siae;
- estendere i voucher Cura Italia anche di cui ora possono usufruire solo gli alberghi;
E conclude affermando:
Probabilmente saremo il primo paese ad uscire dalla crisi, dopo la Cina, e ciò
potrebbe concretizzare la possibilità di un rilancio del brand Italia con un marchio unico. Per tale motivo questo potrebbe essere il momento ideale per dare contributi a fondo perduto per ampliamento, digitalizzazione, innovazione, brand, miglioramento dei servizi.
Cordiali Saluti
Giambattista Scivoletto
Quali saranno le decisioni in merito staremo a vedere. Viaggiatori, albergatori, proprietari di b&b devono attendere ancora: ci auguriamo ancora per poco.