Crollo a Firenze, il Pm: “Diverse criticità nel cantiere”. Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso
FIRENZE – “Risulta da prime verifiche compiute che per alcuni operai” stranieri “vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”, “detto questo diverso è il discorso per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quant’altro” oggetto di successivi accertamenti.
Così il procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia sul cantiere di via Mariti. Spiezia fa riferimento agli accertamenti che “si sono limitati a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme sull’ingresso nel territorio nazionale”.
Sulla dinamica del crollo nel cantiere di via Mariti “è prematuro dire qualcosa” ma “il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati nel cantiere”. Lo ha detto il procuratore di Firenze Filippo Spiezia nell’incontro con i media senza voler aggiungere altro rispetto alle condizioni del cantiere.
Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso tra gli otto operai coinvolti nel crollo avvenuto venerdì scorso, alle 8:52, nel cantiere di via Mariti a Firenze.
Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino. Quattro le vittime di cui sono stati recuperati i corpi tra venerdì e sabato, tre i feriti.
Tra le macerie del cantiere, dove è in corso di costruzione un supermercato Esselunga, stanno operando ininterrottamente i Vigili del Fuoco che tra ieri e la notte scorsa hanno rimosso la trave che ha ceduto provocando il crollo a catena dei solai. Un intervento resosi necessario in quanto, da quanto appreso, la trave si muoveva. Una volta rimossa sono potute riprendere le ricerche del disperso.