Cronaca dall’Italia. Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, arrestata la madre. È stato il pianto della piccola che ha allertato i vicini
TORINO – È salva grazia al suo pianto ininterrotto e disperato che ha allertato i vicini di casa che, allarmati e preoccupati per quanto poteva stare accadendo, hanno dapprima suonato il campanello e poi, non ricevendo risposta, hanno guardato dalla finestre e chiamato i Carabinieri.
Dalle finestre, infatti, ghano potuto scorgere una bimba che vive nell’appartamento accanto, di soli tre anni, che guardava fuori dai vetri di una finestra del piano terra e non si calmava, urlava tra le lacrime mentre erano ormai le 20 e stava diventando buio.
Hanno provato a tranquillizzarla e a chiederle di aprire la porta, ma senza successo. Hanno chiamato quindi il 112 e i Carabinieri hanno scoperto che la piccola era sola in casa da oltre un’ora. La madre al ritorno è stata perciò arrestata per abbandono di minore.
L’episodio è accaduto a Torino e la piccola sta bene. La vicenda è accaduta in un appartamento nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord di Torino. All’inizio i vicini avevano pensato che la bimba piangesse perché la mamma aveva avuto un malore ed è stato quanto riferito ai soccorritori.
Per questo i Vigili del Fuoco sono intervenuti per aprire la porta dell’alloggio, consapevoli del fatto che la piccola non fosse in grado di aprire la porta. All’interno però c’era solo lei, mentre la madre, 40 anni, è arrivata mentre le operazioni erano in corso.
La donna ha raccontato che si era assentata per un’ora, “per andare all’ufficio postale”, mentre la figlia dormiva, non pensando che si sarebbe svegliata.
La bambina, dopo l’arresto della mamma, ora è stata affidata a una zia e le indagini sull’accaduto sono coordinate dalla pm Laura Longo della procura torinese, mentre la mamma è assistita dagli avvocati Ilaria Dionisio e Alessandro Petito.
Dovrà comparire nei prossimi giorni davanti al gip del Tribunale di Torino. A quanto si apprende, la donna, con alle spalle dei precedenti di polizia, è seguita da tempo dai servizi sociali.
A Bologna un bimbo di 19 mesi è stato invece salvato dopo che inavvertitamente, giocando con le chiavi dell’auto della madre in un parcheggio sotterraneo, si era chiuso dentro il veicolo.
Mamma, nonno e un addetto della struttura hanno provato ad aprire per venti minuti, finché hanno deciso di chiedere aiuto al 112 per paura che il caldo potesse fare del male al bambino, che era tranquillo, ma sempre più sudato.
Sono intervenuti quindi i Carabinieri del nucleo radiomobile per spaccare un vetro. Utilizzato un frangivetro su un finestrino posteriore hanno estratto il piccolo.