“Da Central a ‘Cemental Park”, Lega Lanciano su ex Villa delle Rose
Lanciano – Il coordinatore cittadino Memmo: “Una colata di cemento e tante promesse disattese”.
«Per l’ennesima volta siamo di fronte ad un’opera incompiuta e ad un’amministrazione comunale che disattende, giorno dopo giorno, le promesse fatte alla cittadinanza in campagna elettorale», commenta così Fausto Memmo, il coordinatore cittadino della Lega Lanciano, la notizia dell’allungamento dei lavori di completamento del Central Park Valente. Serve un nuovo progetto e l’area resta ancora un cantiere. Mancherebbero alcune migliorie rispetto ad agibilità e sicurezza per permettere al parco di ospitare manifestazioni ed eventi. «Una colata di cemento nel cuore della città – aggiunge Memmo – potremmo chiamarlo ‘Cemental Park’, sarebbe più indicato. Non dimentichiamo che questa amministrazione vantava la realizzazione di una città green, con spazi verdi e nel pieno rispetto dell’ambiente. E invece sembra essere a favore solo della cementificazione». Lega Lanciano rimprovera la giunta Pupillo per aver demolito uno spazio, quello di Villa delle Rose, che con l’ex campo sportivo Esposito accoglieva migliaia di ragazzi e operatori sportivi che, alle porte della nuova stagione dilettantistica, dovranno spostare gli allenamenti e le gare nelle strutture dei paesi limitrofi. «Dopo la demolizione dell’Esposito si era detto che le attività sarebbero state spostate in altro luogo ma la città non ha un posto adeguato considerando l’inadeguatezza delle altre due strutture» spiega Memmo riferendosi al campo sportivo Marcello Di Meco nel quartiere Santa Rita, impianto non idoneo per tali attività né adeguabile data la mancanza degli spazi e la vicinanza ai palazzi, e al campo in località Re di Coppe che a suo dire verserebbe in un completo stato di abbandono.
«Hanno tolto per dare il nulla – conclude il coordinatore cittadino della Lega – Villa delle Rose era il polmone verde della città e invece siamo di fronte ad un’opera di cementificazione e alla mancanza di chiarezza rispetto allo stato reale dei lavori. Non vorremmo che il lascito di questa amministrazione sia un’opera incompiuta o il debito per la manutenzione di Central Park e corso Trento e Trieste».