Da due mesi senza stipendio al Consorzio Industriale Pescara-Chieti. Paola Puglielli Fp-Cgil): «La Regione ci incontri e risolva subito»
PESCARA – Dipendenti da mesi senza stipendio al Consorzio Industriale di Sviluppo della sede di Pescara-Chieti.
Una situazione che sarebbe figlia dell’attuale processo di riforma di questo settore in Regione, ma che certo non la si può far pagare ai dipendenti che, Consorzio o Arap che sia, hanno in ogni caso svolto le loro mansioni.
Sulla questione interviene la segretaria generale della Fp-Cgil Abruzzo, Paola Puglielli, che invita la Regione a prendere in mano la situazione e, soprattutto, nelle more dell’attesa riforma, di procedere comunque a mettere il Consorzio di Pescara-Chieti nella condizione di pagare tutte le spettanze dei due mese trascorsi e maturati.
Il tutto, tra l’altro, senza contare che anche metà agosto è orma passato, nei mesi arretrati rischiano di diventare tre.
La nota della segretaria regionale Fp-Cgil, Paola Puglielli
«In data odierna la Funzione Pubblica ha chiesto la convocazione di un incontro urgente al Collegio dei Liquidatori del Consorzio Industriale Sviluppo di Chieti – Pescara la cui grave crisi economico finanziaria ha determinato, per altro, il mancato pagamento, al momento, delle retribuzioni ai dipendenti dei mesi di giugno e luglio 2022.
In realtà da Luglio 2021 è stata assegnata alla III Commissione consiliare della Regione Abruzzo il Progetto di legge di riforma n°212/2021: “Modifica art. 1 della L.R. n. 23/2011 – Riordino delle funzioni in materia di aree produttive”, che consentirebbe la tutela delle attività pubbliche e dei lavoratori dipendenti del Consorzio Industriale di Chieti e Pescara con il transito di entrambi ad ARAP – Azienda regionale attività Produttive.
Abbiamo pertanto chiesto alla Regione Abruzzo di accelerare l’iter legislativo, non è più tempo di attese ed urgono soluzioni.
Nel mentre abbiamo chiesto al Collegio dei liquidatori di individuare soluzioni utili per consentire con urgenza il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori».
La lettera che lo stesso sindacato ha inviato alla Regione e alle altre autorità competenti
«La scrivente Federazione premesso che:
Da oltre un anno, in data 29/07/2021, è stata assegnata alla Terza Commissione consiliare regionale il Progetto di legge regionale n°212/2021: “Modifica art. 1 della L.R. n. 23/2011 – Riordino delle funzioni in materia di aree produttive”.
La grave situazione economica-finanziaria del Consorzio ASI CH-PE ha determinato per ultimo anche il mancato pagamento, al momento, delle retribuzioni dei dipendenti dei mesi di giugno e luglio 2022 e risulterebbero per altro non onorate altre spettanze e/o oneri di competenza del datore di lavoro.
A oggi non abbiamo ulteriori notizie in merito al percorso legislativo avviato.
Pertanto per quanto sopra chiediamo a codesti spettabili destinatari l’adozione di ogni utile iniziativa al fine di accelerare il percorso legislativo e coerentemente con le intenzioni del legislatore preservare le finalità pubbliche dell’Ente, i livelli occupazionali e la certezza delle retribuzioni dei dipendenti.
In attesa di riscontro, distinti saluti».
Ma d’altronde di che stupirsi? Viviamo in un mondo nel quale, ahinoi, negli ultimi trent’anni esatti il valore del lavoro dell’uomo è stato e viene costantemente ogni giorno più sminuito e offeso.