Da un architetto una proposta per cercare di arginare la possibile crisi economica
AVEZZANO – E’ pervenuta al Commissario prefettizio una nota a firma dell’arch. Antonio Fini che, riallacciandosi all’ultimo decreto del Presidente del Consiglio, propone una qualche linea di indirizzo di azione per quanto riguarda la ripresa delle attività nel campo della ristorazione, dovendosi garantire il distanziamento delle persone per la loro sicurezza.
Indubbiamente la COVID-19 ha creato una situazione di emergenza sanitaria che ha stravolto la vita e rischia di stravolgerla, non solo a livello sociale ma anche economico, limitando anche quello che è il modello di sviluppo che abbiamo sin qui conosciuto.
L’arch. Fini propone al Commissario di attuare una serie di iniziative tese a garantire un buon riavvio delle attività, realizzando nel contempo anche un dovuto sostegno.
In particolare, la proposta suggerisce di destinare piccoli spazi pubblici ai vicini esercizio commerciali di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e similari, alle attività degli stessi esercizi per avere a disposizione aree e spazi maggiori atti a realizzare in maniera più compiuta ed efficace il distanziamento fra le persone, pur garantendo agli esercizi la possibilità di servire e di svolgere la propria attività con adeguata redditività.
Ovviamente, questa misura autorizzativa andrebbe accompagnata dalla esenzione di tasse e balzelli per l’uso ed occupazione dello spazio pubblico.
La proposta dell’arch. Fini prosegue, nel dettaglio specifico, indicando il limite, ad esempio, del 2-3% dell’area dell’esercizio quale spazio massimo per la esenzione e maggiori superfici un importo ridotto per la tassa di occupazione.
Indubbiamente, la proposta va nella direzione di indicare possibili soluzioni pratiche ai problemi che si avranno con la riapertura delle attività, ma chiaramente occorrerà vedere quali saranno i limiti che il governo porrà e come questi saranno recepiti dall’obercommando cittadino.