D’Alessandro vs Marsilio. “Non sono complice del loro gioco ed ho solo un modo per renderlo evidente, denunciarlo pubblicamente”
Camillo DAlessandro sugli attuali problemi in Abruzzo, chiede risposte concrete al Presidente Marsilio sul famoso ‘scippo’: “Ormai con Marsilio siamo arrivati al dilettantismo al governo. Si trovino altre scuse.“
Il Deputato di Italia Viva, Camillo D’Alessandro ha annunciato ieri nella conferenza stampa, di non partecipare alla riunione convocata dal Presidente Marsilio con la rappresentanza parlamentare abruzzese.
“Non sono complice del loro gioco ed ho solo un modo per renderlo evidente, denunciarlo pubblicamente. Non mancherà mai la collaborazione, ci mancherebbe, ma ora il Presidente di Regione risponda alle seguenti 10 domande:
CASSA IN DEROGA, FACCIA CHIAREZZA SUI FONDI SPESI SULLA COMUNICAZIONE,è possibile che ad uno stesso soggetto siano stato dati più incarichi superando la soglia?
CARTOONS ON THE BAY, lo faccia sapere agli abruzzesi e alle partite iva piegate dalle crisi che alcune delle risorse della regione non vanno a loro ma per questo evento;
OSPEDALE COVID: dopo l’emergenza che cosa accade ? Come viene riprogrammata l’offerta sanitaria nel territorio regionale ?
PERSONALE SANITARIO: perché, ad oggi, alla gran parte del personale sanitario non è ancora stato garantito il servizio dei tamponi e test sierologici ? Perché si sono dovuti chiudere interi reparti ?
PACE LEGALE: con la norma introdotta nella Legge regionale del 6 Aprile Regioni, Asl, enti e società partecipate dalla Regioni dovranno procedere alla composizione bonaria del contenzioso civile e amministrativo, nonostante eventuali sentenze di primo grado a favore o una giurisprudenza favorevole; TAMPONI: oltre 15 giorni per l’esito di un tampone è scandaloso.
Ma soprattutto per quanto riguarda la città di Ortona, Marsilio deve chiarire:
- Come è stato possibile che un comune abruzzese per avere i tamponi ed analisi del sangue, per i residenti nella propria zona rossa, sia stato costretto a pagare 20.000 euro, per un servizio che doveva essere garantito dalla Regione.
- La decisione di prelevare fondi già assegnati (5 milioni di euro) , dalla precedente Giunta, per interventi infrastrutturali. Qual è la data in cui questi fondi, oggi tagliati, verranno nuovamente attribuiti ?
Così il deputato prende posizione e decide di non partecipare alla convocazione della Giunta, come forma estrema di denuncia sulla degenerazione in atto in Regione e quindi nei confronti di Marsilio e della sua maggioranza.
Insieme al presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, avete denunciato questo scippo sui fondi per Ortona? Ritiene che Marsilio agisca ” da solo”, senza confronto. Non è l’unico scippo che viene alla luce? Cosa c’è dietro tali decisioni?
Si tratta di scippo fatto nel peggiore dei modi, cioè nel silenzio e durante il dramma della emrgenza. Con me in regione la precedente Giunta regionale ha stanziato a favore di Ortona 64 milioni di euro, per pista ciclabile, depuratori, dissesto idrogeolgico, porto, infrastrutture. Da Marsilio neanche un euro, anzi ha sottratto due milioni già stanziati.
Cosa risponde alla replica di Febbo: ” “La Regione non ha fatto nessun scippo nei confronti di Ortona, ma una ricognizione e riprogrammazione delle somme del Masterplan non impegnate da anni, e quindi non spese, per destinarle all’attuale emergenza. Le somme in oggetto, infatti, saranno rimpegnate con la nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2021 – 2027.”
In nessuna Regione in Italia sono state destinate risorse prelevandole da somme già stanziate per infrastrutture. Si agisce ed hanno agito con altre leve, ma ormai con Marsilio siamo arrivati al dilettantismo al governo. Si trovino altre scuse. C’è un disegno contro Ortona e le sue potenzialità, a partire dal porto.
Lei si è adoperato fin dai primi segnali d’ emergenza sulla zona rossa di Caldari e sui primi casi nell’ospedale Bernabeo di contagi da Covid. Ortona si può ammettere ha avuto gravosità su due fronti: fronte ospedale e Zona Rossa di Caldari.
Quando si è scoperto in breve tempo il primo caso di covid, col decesso del proprietario del bar di Caldari, forse, si sarebbe dovuto agire con una tamponatura a tappeto delle persone più a contatto con la vittima, una campionatura degli abitanti eseguendo tamponi anche sulle persone a rischio come gli anziani. Forse agendo così nell’immediato, avremmo evitato così tanti morti?
Concordo. La zona rossa è arrivata tardi e nella prima fase i residenti di Caldari sono stati completamente lasciati soli. Io ho gridato dal primo istante. Ha senso una zona rossa se poi si fanno i tamponi, altrimenti si rischia di aggravare la crisi. Rimane lo scandalo che Regione e Asl abbiano fatto pagare al Comune di Ortona 20.000 euro per tamponi ed analisi. Una vergogna nazionale.
I ritardi degli esiti dei tamponi, che in alcuni ospedali in Italia arrivano anche dopo 4h, causano un paradosso: chi è stato contagiato è obbligato a lavorare rischiando di contagiare altri lavoratori perché attende i risultati e magari è un asintomatico, mettendo a rischio altri operatori e pazienti ricoverati presso gli ospedali, e chi invece molto probabilmente è guarito e potrebbe tornare a lavorare, non può farlo perché si tardano ad effettuare i tamponi di verifica.
Potrebbero esserci dei responsabili?
La situazione descritta è esattamente ciò che sta accadendo dal primo giorno in Abruzzo senza che nessuno abbia posto rimedio. Sono stati lasciati soli innanzituttto, ancora oggi, il personale sanitario ospedaliero e del territorio a cui non è stato riconosciuto il diritto al tampone ed interi reparti sono stati chiusi ed il contagio è passato da paziente a personale sanitario e viceversa.
I primi responsabili sono i manager delle Asl a cui si aggiunge l’inesistente regia dell’Assessore alla Sanità. Sto raccogliendo tutte le informazioni, ricevo decine di telefonate e testimonianze di ciò che è accaduto e continua ad accadere. Porterò tutto in Parlamento. Non posso dare consigli ai famigliari delle persone coinvolte, di sicuro la colpa non è dei medici o del personale sanitario.
La incresciosa situazione dell’ospedale di Ortona è da imputare a questo dunque? Alla Asl di Chieti Lanciano Vasto che si è occupata dei tamponi?
Assolutamente sì. La Asl va commissarita . Rimane lo scandalo per ora. Una vergogna nazionale. Ma su questo faremo i conti
Secondo lei il Sindaco di Ortona ha gestito bene le situazioni d’emergenza?
Ha fatto tutto ciò che poteva e doveva. Non comprendo alcune critiche dalla sua opposizione di destra, che invece rimangono in penoso silenzio rispetto a come è maltrattata Ortona, dall’ospedale ai fondi tagliati. Un mutismo imbarazzante, poi però si fanno fotografare mentre consegnano le mascherine all’ospedale.
Infine le chiedo un opinione sui bonus famiglia e le rivolgo le domande che lei a rivolto a Marsilio, chiedendo che idea si é fatto a riguardo e sul perché l’Abruzzo è l’ultima ad aver istruito ed inviato domande per la cassa integrazione in deroga.
Il bando è tale che temo una scarsa possibilità di accedere. Aspetto e spero che i fondi arrivino alle famiglie veramente. Faremo i conti alla fine.
Dovevano solo raccogliere le istanze ed inviarle all’Inps. Il fatto che siamo ultimo dà l’esatta misura del causa e della incapacità al governo regionale. Eppure non è una cosa complessa, figuriamoci sul resto.