“Dall’Impressionismo all’Astratto”, personale di Gino Berardi al Museo delle Genti d’Abruzzo
PESCARA – Ha attraversato e reinterpretato le correnti artistiche del Novecento, spaziando dall’impressionismo all’arte astratta: con la personale che sarà inaugurata giovedì prossimo, 12 dicembre, nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo, Gino Berardi ripercorre il suo percorso creativo costruito attraverso uno studio del colore e un utilizzo della materia in continua evoluzione.
Le sue opere si caratterizzano per un forte impatto visivo e una vibrante suggestione cromatica, che catturano l’essenza delle esperienze vissute e la restituiscono come frutto di una interiorità profonda e di una spiccata sensibilità artistica.
La mostra “Dall’Impressionismo all’Astratto” rappresenta un’occasione unica per esplorare la crescita e la proiezione stilistica di Berardi. Le sue prime opere, caratterizzate da paesaggi e marine di chiara ispirazione impressionista, si trasformano gradualmente in composizioni astratte ed informali, in cui il colore e la forma si intrecciano in un dialogo continuo.
La mostra offre la possibilità di immergersi in un universo visivo ricco di emozioni, in cui il passato e il presente convivono in armonia. Le opere di Berardi, attraverso un linguaggio visivo unico, raccontano di un’artista che non teme di esplorare nuove frontiere, mantenendo sempre una connessione con l’esperienza umana e il mondo che lo circonda. Con la forza del colore riesce a rendere palpabile l’energia e la vitalità del suo tempo, esprimendo una gioia di vivere che si manifesta attraverso ogni pennellata.
Il curatore della mostra, Gennaro Petrecca, ricorda nella sua presentazione che l’arte di Berardi “sfida le convenzioni e invita a una riflessione profonda su ciò che è visibile e ciò che è suggerito.”
La mostra sarà inaugurata giovedì 12 dicembre alle ore 17 e resterà aperta al pubblico fino al 12 gennaio con orario lunedì – venerdì: 9-13; sabato e domenica 16-20.
GINO BERARDI
Nasce a Pietranico (Pe) nel 1945, compie gli studi in provincia de L’Aquila e di Pescara. La sua esperienza artistica inizia negli anni 60 utilizzando indifferentemente matite, pastelli, olio, acrilici e tecniche miste, con cui realizza opere di forte impatto visivo e di alta suggestione cromatica.
Ha soggiornato per dieci anni all’estero dove ha completato la sua formazione artistica e culturale, incontrando e frequentando noti personaggi della politica, dell’arte e della cultura.
Dall’iniziale vicinanza all’impressionismo, di cui si ricorda il periodo delle marine con barche, dei paesaggi innevati e primaverili, ha successivamente sviluppato un percorso stilistico coerente, creando opere di grande rigore estetico all’interno dei canoni dell’arte astratta e informale.