Danneggiato il comitato elettorale della Sinistra-Verdi di Penne. Il segretario regionale di Si, Licheri: “Atto di squadristi del terzo millennio”
PESCARA – Danneggiato, a Penne, il comitato elettorale di Gabriele Frisa, candidato di Alleanza Verdi Sinistra alle prossime elezioni regionali.
Un gruppo di persone al momento ancora rimaste ignote, presumibilmente nel corso della notte passata, hanno divelto i manifesti in plastica posizionati all’esterno della sede e li hanno buttati a terra.
Stamani, scoperto l’accaduto, i responsabili del comitato hanno presentato formale querela ai Carabinieri della Compagnia di Penne, che sono intervenuti per un sopralluogo ed hanno avviato i relativi accertamenti. La struttura non presenta segni di effrazione.
“Evidentemente – commenta il segretario regionale SI Abruzzo, Daniele Licheri – le voci scomode danno fastidio: parlare di rimettere al centro la sanità pubblica, il diritto allo studio e la difesa dell’ambiente sono un problema e si pensa che così ci faranno tacere.
E’ un fatto gravissimo e rifiutiamo ogni logica che riduce questi atti violenti come meri atti vandalici: bisogna tornare a dare alle cose il loro giusto nome, nel paese c’è un clima di paura e ce lo conferma questo attacco di squadristi del terzo millennio ai danni di Gabriele”.
Un episodio che va a turbare una campagna elettorale per le elezioni del 10 marzo prossimo, fino a questo modo oltremodo tranquilla e che va a qualificare, come sempre, chi compie questi atti e non chi li subisce, a prescindere da ogni altra considerazione.
“Quello che è successo la scorsa notte, a Penne, è grave e inaccettabile. Esprimo massima vicinanza e solidarietà al candidato Gabriele Frisa e, a nome anche di tutti gli amministratori e i militanti della Lega, condanno con forza l’accaduto”. Così il segretario provinciale della Lega, Emanuele Evangelista sugli atti di vandalismo ai danni del comitato elettorale di Frisa. “La Lega è da sempre contro qualsiasi forma di intimidazione e violenza. Il mio auspicio ora – sottolinea – è che le indagini in corso possano chiarire quanto prima l’accaduto e assicurare alla giustizia chi ha compiuto tale gesto e, contestualmente, che la campagna elettorale in corso prosegua senza tensioni e con metodi esclusivamente rispettosi delle regole democratiche”.