De Cesare insulta Papa Francesco. La Diocesi di Avezzano: «Solo Gesù libera dall’insoddisfazione e dalla rabbia»
Ma l’assessore avezzanese era recidivo. Si dimetta o il Sindaco lo cacci
AVEZZANO – C’era una volta il Santo Natale, un giorno in cui si aveva il piacere di stare in famiglia, cercare di vivere, almeno per un giorno, sentimenti come la fraternità, la solidarietà, la vicinanza, insomma quello che l’uomo, al meglio, può e sa esprimere. Quando vuole. Poi, il 27, massimo il 28 dicembre, tutto tornava come prima, ma quei due, tre giorni di tregua davano respiro all’anima.
Il 2020, ovviamente, non poteva che essere drasticamente diverso. E così, mentre tutti si cercava di vivere al meglio questo difficile Natale, l’assessore comunale di Avezzano, Lorenzo De Cesare, consumato il pranzo di Natale si è messo al pc oppure ad uno dei suoi smartphone, ed ha pensato bene di fare un post di pubblica offesa nei confronti di Papa Francesco, nel quale ha scritto: «Mai la chiesa è caduta così in basso come con questo papà. Una delle prime cose che una dittatura mette in atto è la distruzione di altro credo. Le religioni da sempre sono state al primo posto. Con la Chiesa ora non me hanno avuto bisogno il papà è loro alleato. Misero è in malafede uomo piccolo piccolo».
Il post inizia a girare e a creare imbarazzo e riprovazione un po’ in tutta la città. Tant’è che, segno evidente di un qualche intervento… Superiore, ma non divino, lo stesso De Cesare, qualche ora dopo, modifica il post nella versione che vi mostriamo: «Mai la chiesa è caduta così in basso come ora. Una delle prime cose che una dittatura mette in atto è la distruzione di altro credo così come hanno sempre fatto i regimi comunisti sorretti da piccoli governanti e piccoli uomini».
Un seconda versione che peggiora la situazione. Come si dice, “La toppa peggio del Buco”. Se prima era il solo “papà” Francesco ad essere insultato e giudicato piccolo e nemico della chiesa, ora è tutta la Chiesa cattolica ad essere considerata nemica di sé stessa. E finalmente esce fuori anche ciò che prima De Cesare aveva cercato di far intuire: il Papa è Comunista.
A scatenare tanto livore, a parte le posizioni di una parte estrema della destra italiana, europea e Statunitense alla quale forse De Cesare si richiama, ci sarebbero stati i comportamenti del Papa verso i poveri, come portare loro cibo e assistenza, regalare i tamponi e per qualcuno addirittura l’aver dichiarato una speranza l’arrivo del vaccino anti-Covid. Insomma, un pateracchio dove trovare un filo logico rischia di essere patogeno ancor prima che inutile.
A peggiorare la situazione, invece, il fatto che tra i primi like a favore del post c’è quello di un collaboratore del Sindaco di Avezzano, da poco assunto nello staff. Insomma, nell’Amministrazione avezzanese c’è una fetta consistente di persone che considerano Papa Francesco nemico della chiesa e che, in un qualche modo, aderiscono alle posizioni di cui sopra.
Di fronte a tanta insensatezza e, passatecelo, anche volgarità, non poteva restare in silenzio la Diocesi dei Marsi e il Vescovo Santoro. Questa mattina, infatti, dopo una nottata di riflessioni e di studio della questione, la Diocesi di Avezzano, quindi a nome di tutta la chiesa locale, ha emesso il comunicato che riportiamo: «L’Assessore al Comune di Avezzano, Lorenzo De Cesare, nel giorno di Natale, sul proprio profilo Facebook, con un linguaggio approssimativo e confuso, ha rivolto parole insultanti nei confronti di Papa Francesco definito “misero, in malafede, uomo piccolo piccolo”. Non riteniamo opportuno relegare queste dichiarazioni a marginale cronaca locale, perché sono parole offensive che travalicano ogni legittima libertà di pensiero, e risultano particolarmente gravi perché pronunciate da una persona che riveste un ruolo istituzionale nel governo della città e, per questo, investito della responsabilità di rispettare la coscienza religiosa e laica del tessuto civile.
All’Assessore e a tutti noi le parole del Papa pronunciate durante la Messa della Natività: “Dio sa che l’unico modo per salvarci, e risanarci dentro, è amarci…solo l’amore di Gesù trasforma la vita, libera dai circoli viziosi dell’insoddisfazione e della rabbia…il nutrimento della vita è lasciarsi amare da Dio e amare gli altri”. La Chiesa diocesana rinnova la propria fedeltà al Magistero di speranza e di fraternità universale di Papa Francesco. In Lui siamo quotidianamente conservati nella fede». La Diocesi dei Marsi.
Una lezione di stile e di durezza da parte della Chiesa marsicana davvero senza eguali. E d’altronde, scavando un po’, abbiamo potuto avere conferme dell’antipatia dell’assessore De Cesare verso Papa Francesco. Nel marzo scorso, in pieno primo lockdown, quando il Papa ha cercato, da capo religioso, di dare ogni tipo di contributo, pratico, di conforto e religioso, il nostro futuro assessore, si esprimeva così: «Posso capire che nel 1600 ci si potesse affidare ad un crocifisso ma fare la stessa cosa nel 2020!».
All’assessore De Cesare farà piacere sapere che i commenti sotto la nota della Diocesi sono pressoché unanimi e tutti concordi nel fatto che dovrebbe avere un po’ di vergogna, dimettersi e anche subito, anzi, ieri sera.
Al Sindaco di Avezzano, a questo punto, non resta molta scelta. L’assessore De Cesare deve essere messo fuori giunta prima di domenica, una intera città, anche molti settori profondamente laici, si sono sentiti offesi da una terminologia e da una affermazione del genere. Sotto Natale e poi da parte di una persona che rappresenta una istituzione, il fatto è stato ancora più grave. Non si può certo immaginare che, un domani, l’assessore De Cesare possa andare tranquillamente, fascia tricolore in spalla, su delega del sindaco, a rappresentare una città intera che, al contrario, in alcun modo si rivede nel suo modo di pensare.
Ma non basta. Il Sindaco di Avezzano deve fare una scelta di chiarezza proprio con la città. Basta con questo civismo-cinismo, utile solo a tenere dentro tutto e il suo contrario e a barcamenarsi poi fra una parte e l’altra, come in questo caso, pur di restare in sella. Il Sindaco di Avezzano dica apertamente agli avezzanesi e ai marsicani, tutti e non solo ai cattolici, se questa amministrazione è dalla parte della solidarietà, dell’accoglienza, della considerazione dell’altro, oppure se ritiene sbagliati i gesti di Papa Francesco, come quello di mettere a disposizione il colonnato del Bernini e vari locali del Vaticano per far dormire al riparo poveri e senzatetto, fornirli di cibo e oggi di tamponi e via via tutto il resto.
Dica, il Sindaco di Avezzano, se De Cesare è fuori linea o se, al contrario, interpreta perfettamente il pensiero di questa amministrazione e dei suoi componenti. Il Sindaco di Avezzano, a questo punto, deve fare una bella ricerca fra i suoi, assessori, consiglieri e collaboratori, e, magari, procedere a qualche necessario e non più rimandabile cambiamento.
Noi per parte nostra, nella nostra piccolezza, ci rivolgiamo a Papa Francesco e al Vescovo Santoro, ricordano un noto verso del Canto III dell’Inferno di Dante Alighieri:
«Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa».