Decessi legati al Covid-19 a Luco e Avezzano. I parenti non escludono esposti

Foto ANSA

LUCO DEI MARSI – Muore all’ingresso del Pronto Soccorso, pensionato di Luco dei Marsi. È successo questa mattina, poco dopo le 10, all’ingresso del pronto soccorso di Avezzano dove l’uomo, Enzo Di Felice, pensionato di Luco dei Marsi, era arrivato accompagnato da sua sorella e sua moglie. Da alcune testimonianze sembrerebbe che si trovasse in un’altra struttura per una visita, quando ha iniziato ad avvertire un’insufficienza respiratoria. Una volta arrivato, con la propria macchina guidata da sua sorella e accompagnato dalla moglie, non ha potuto ricevere assistenza da parte degli operatori sanitari, sopravvenendo il decesso sul piazzale, durante l’attesa al di fuori della struttura, rallentamento che sarebbe causato dai protocolli in vigore a causa dell’emergenza sanitaria. Si tiene a sottolineare che non sussisterebbe tampone che attesti la positività al Covid-19 del pensionato.

Caso leggermente diverso, è stato per una paziente arrivata in ospedale a seguito di un trasferimento dalla Rsa Don Orione. La struttura già da tempo aveva contingentato gli ingressi, che potevano avvenire solo previo appuntamento, ed ovviamente a distanza, e per 15 minuti, annunciando che nei successivi mesi di ottobre e novembre le misure sarebbero state ancora più stringenti. Infatti le visite sono state ridimensionate ai soli figli o coniugi dei pazienti. Come è noto, però, ci sono stati numerosi casi all’interno della Rsa, che è stata pertanto chiusa ai visitatori. I parenti degli ospiti, sarebbero stati tenuti informati telefonicamente sulle rispettive situazioni, dalle quali è emersa la positività della signora in questione. Sarebbero seguite rassicurazioni, in quanto asintomatica ma posta ovviamente in isolamento. Fino ad arrivare a qualche giorno fa, quando i familiari sono stati informati che la situazione era cambiata: la paziente presentava sintomi, non riusciva ad alzarsi dal letto ma non era necessario il ricovero in ospedale, che si è ritenuto, invece, inevitabile ieri mattina, giorno del decesso della signora.

Pronto Soccorso Avezzano

Già nei giorni scorsi, una vicenda simile ha interessato Maria Giuseppa Palma, originaria di Luco che, ricoverata nella Rsa Don Orione, è stata trasportata in ospedale, dove ha atteso invano un ricovero nell’area Covid, ma purtroppo i pochi posti disponibili erano già occupati. Non si escludono iniziative legali, da parte di alcuni dei parenti delle vittime. È auspicabile anche una risposta della Asl, per procedere oltre che agli accertamenti dei casi specifici, anche delle modifiche a un sistema che presenta numerose falle.

«La vicenda desta tristezza ma anche allarme, perché è evidente che il sistema è già in tilt, e i numeri dell’emergenza che di giorno in giorno si susseguono ci dicono che nel nostro territorio ci si sta avviando rapidamente a un tracollo – dice la Sindaca di Luco dei Marsi Marivera De Rosa – . Le condizioni della sanità marsicana sono ormai evidenti, ma abbiamo una pandemia in corso, ed è tempo che chi di dovere si assuma la responsabilità di decisioni e iniziative non più rinviabili, a partire dalla direzione sanitaria abruzzese al governo regionale, e che lo faccia ora!  Saremo in prima linea per il nostro territorio e, sia chiaro, chiameremo a rispondere, in tutte le sedi e in ogni modo, i responsabili di ogni colpevole inadempienza».

Marivera De Rosa

Nel frattempo, è di alcuni giorni fa la notizia di altri due positivi al Covid-19, appartenenti allo stesso nucleo familiare, già in isolamento precauzionale e attualmente monitorati dagli uffici Asl, conformemente al protocollo previsto. Il contagio è derivato da un’infezione, avvenuta fuori regione, di un loro altro familiare. Conclude, la prima cittadina di Luco dei Marsi con un appello ai giovani: «Sapete quale rischio correte e fate correre ai vostri cari. La superficialità di oggi la pagheremmo cara, tutti, e sotto tutti i punti di vista. Confido nella cooperazione, più che mai necessaria – dice la De Rosa – , e nel buon senso di ognuno, dagli esercenti alle famiglie, per il rispetto generale e costante delle norme di sicurezza, vecchie e nuove».

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