Declassamento A24 e A25 e risoluzione concessione a Strada dei Parchi. Botta e risposta fra Antonietta La Porta (Lega) e la società
L’AQUILA – Botta e risposta sul destino delle autostrade abruzzesi fra la consigliera regionale della Lega, Antonietta La Porta, e la società concessionaria, Strada dei Parchi.
La consigliera la Porta, infatti, ha presentato una proposta che impegna Giunta Regionale e Presidente Marsilio a percorrere la strada della risoluzione della Concessione, che dovrebbe decidere il Ministero, con declassamento delle autostrade A24 e A25 a Strade Extraurbane Principali, che sarebbero così totalmente gratuite per l’utenza.
Strada dei Parchi risponde, senza entrare nel merito politico, smentendo i disagi e le carenze strutturali e di manutenzione, ponendo seri dubbi sulla convenienza per l’Abruzzo e gli abruzzesi se si applicasse una tale soluzione che escluderebbe la regione dalla realizzazione dell’asse viario est-ovest proprio nella zona appenninica.
Questo il contenuto integrale dei due interventi.
La proposta della consigliera della Lega Salvini Abruzzo Antonietta La Porta
In data odierna ho presentato la Risoluzione ad oggetto il Declassamento delle nostre Autostrade Abruzzesi A24/A25, per renderle TOTALMENTE GRATUITE.
L’Abruzzo soffre di una carenza infrastrutturale stradale e ferroviaria che ne condiziona lo sviluppo economico e mortifica il diritto alla mobilità dei suoi abitanti. Un contesto orografico invidiabile per bellezza naturalistica, costellato da grossi agglomerati produttivi e borghi caratteristici in quota, testimoni della tenace, quanto antica laboriosità delle nostre popolazioni, che oggi reclamano una risposta in termini di opere di collegamento adeguate alle impervie condizioni territoriali ed alle esigenze di vivibilità degli abitanti.
La rete ferroviaria è rimasta allo stato post‐unitario, del tutto insufficiente a corrispondere alla moderna richiesta di mobilità economica e sostenibile; quella stradale, invece pur con i limitati interventi statali dell’ultimo secolo, per superare i punti più critici ha segnato una svolta con la realizzazione delle due tratte autostradali A24 e A25. Un indubbio progresso sul piano tecnico‐logistico, ma gravante tutto, sul piano economico sugli utenti, nella quasi totalità cittadini abruzzesi.
A causa delle sciagurate “privatizzazioni” quello che doveva essere un impulso allo sviluppo della nostra Regione si è trasformato in una tassa per i Cittadini e le Imprese Abruzzesi, che limita fortemente lo sviluppo e la crescita del nostro Abruzzo.
La mancanza di collegamenti pubblici ferroviari e l’onerosità di quello autostradale hanno comportato riflessi negativi sul territorio causando il progressivo abbandono dei borghi natii e il loro depauperamento sociale ed economico che ne sta trasformando la stessa identità.
L’infrastruttura stradale in genere e, in via relativa, quella autostradale risulta carente e fortemente penalizzata al confronto con altre realtà simili totalmente GRATUITE. Ci si riferisce, a titolo esemplificativo, alle tratte autostradali gestite dall’ANAS quali la Salerno‐Reggio Calabria, la Palermo‐Catania, la Palermo‐Mazara del Vallo, il GRA, la Pontina , le infrastrutture stradali di Lazio, Umbria, Marche e Puglie , che grazie a una rete di moderne e gratuite Strade Extraurbane Principali collegano comodamente tutti i loro territori a costo zero per i cittadini”, o strade a scorrimento veloce come la E7, che attraversa tre regioni dal Lazio all’Emilia Romagna.
Al netto di tutto quanto detto l’obiettivo della mia Risoluzione è quello di rendere le strade abruzzesi agevoli e meglio frequentabili, uniformandole a quelle di tante altre regioni italiane.
Per questo motivo ho richiesto l’impegno del Presidente della Giunta e del competente Assessore regionale a definire ed approvare nel più breve tempo possibile tutti gli adempimenti necessari a richiedere al Ministero delle Infrastrutture la revoca e/o definizione consensuale dell’attuale concessione, il Declassamento della A24 e A25 in Strade Extraurbane Principali rendendole TOTALMENTE GRATUITE.
Inoltre richiederò a breve l’istituzione di una Commissione d’ inchiesta al Consiglio Regionale, per fare piena luce sulla gestione delle nostre autostrade durante gli ultimi 20 anni e per verificare puntualmente l’avvenuto rispetto del Contratto di Concessione».
La risposta di Strada dei Parchi alla consigliera della Lega Salvini Abruzzo
«Strada dei Parchi ha appreso dai media locali l’iniziativa della Consigliera regionale abruzzese Antonietta La Porta che ha portato in Commissione una proposta di declassamento delle autostrade A24 e A25 a strade extraurbane principali.
Come gestori di una concessione pubblica, messa dallo Stato 20 anni fa, dopo il fallimento della allora gestione SARA società controllata da ANAS, a gara pubblica, da noi vinta, non entriamo nel merito di considerazioni politiche circa l’opportunità di una tale proposta.
Saranno gli abruzzesi a giudicare se sia nell’interesse dei territori attraversati l’ipotesi di rinunciare ad un collegamento di tipo autostradale e ai miglioramenti geometrici e di tracciato attesi per la principale direttrice est-ovest del Centro Italia, che un eventuale declassamento non prevederebbe.
Miglioramenti e adeguamenti che erano stati previsti dal Parlamento italiano stesso quando nel 2012, all’indomani dal terremoto dell’Aquila, definì per Legge le due autostrade infrastrutture “strategiche ai fini della Protezione Civile Nazionale”, auspicandone una messa in sicurezza e modernizzazione urgente.
Ci sia consentito però, per correttezza di informazione, smentire la Consigliera La Porta quando, entrando nel merito della gestione autostradale, fa affermazioni non corrispondenti al vero.
Diversamente da quanto La Porta afferma, da più di sette anni A24 e A25 non registrano chiusure per neve.
Nemmeno quando, negli ultimi due anni, abbiamo assistito a nevicate violente, improvvise e a carattere di tormenta per cui molte delle principali strade regionali interne hanno subito riduzioni e chiusure, eppure le autostrade A24 e A25 non sono mai state chiuse per neve.
E così stiamo facendo anche per la ricostruzione dei viadotti del cratere aquilano, già prevista dal legislatore dieci anni fa, stiamo abbattendo e ricostruendo ben 9 viadotti su una tratta di montagna, e questo senza mai interrompere l’esercizio, neanche nelle più severe condizioni invernali e anticipando i fondi in attesa delle determinazioni del Governo sul Piano Economico Finanziario.
Gestiamo un’autostrada di montagna di quasi 300 km, con ben 8 gallerie di oltre 4 km e la più lunga galleria a doppia canna interamente in Italia, con costi di gestione elevati e incompatibili con quelli di una superstrada.
Pur essendo tra le autostrade di montagna meno care del Paese, siamo consapevoli delle tariffe elevate e difficilmente sostenibili in una congiuntura come quella degli ultimi anni e per questo nelle proposte inviate al Ministero concedente abbiamo sempre previsto meccanismi di calmierazione, a fronte di risposte e certezze su manutenzioni straordinarie urgenti e non più differibili».
Una nostra considerazione
Al di là di tutto, possiamo solo dire che in tutta questa discussione, salta all’occhio un assente di peso: il Governo con il Ministero e il Ministro Giovannini.
Forse è arrivato il momento di decidere, prendere il toro per le corna e fare ciò per cui si è stat chiomati a farlo: decidere.