Decreto-Conte: molte conferme, qualche cambiamento
Emanato nella tarda serata di ieri, il decreto Conte si presenta come una semi-proroga delle misure di Dicembre (DPCM 3 Dicembre e Decreto Natale) con qualche aggiunta per i futuri rilanci che seguiranno dopo le feste. Vediamo cosa prevede:
Il decreto partirà dalla fine del precedente (che scadrò il domani 6 Gennaio), quindi da giovedì 7 Gennaio. La situazione di questo decreto ponte è decisamente complicata, cercheremo di dipanarla al meglio. Primo aspetto da chiarire, in ogni caso e colore a partire dal 7 e fino al 15 Gennaio sarà in vigore il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome differenti, ad eccezione che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Rimane comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
Innanzitutto, il calendario: dopo la zona rossa 5-6 Gennaio, tutta Italia entrerà quindi in zona gialla il 7 e l’8 Gennaio, con libertà di movimento all’interno della Regione e la riapertura dei bar e dei ristoranti. Riapertura che però è molto momentanea, poiché dovranno già richiudere il 9 e 10 Gennaio, quando si tornerà in zona arancione. Quindi avremo: locali chiusi e negozi aperti, libertà di movimento all’interno del proprio Comune (entro gli orari del coprifuoco, 5-22) e autocertificazione per spostarsi all’interno della Regione. Sono però consentiti (ricalcando i Decreti di Dicembre) gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con l’esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Finita la settimana si attenderanno i report delle Regioni previsti per l’8 Gennaio, per trarre il dato sulla situazione e stabilire i colori delle Regioni. Difatti, le Regioni saranno rivalutate in questi giorni con i nuovi indici RT “rafforzati”: se superiore a 1 si andrà in zona arancione, mentre se superiore a 1,25 zona rossa per direttissima. Questo inasprimento di RT però viene un po’ mitigato dalla conferma delle deroghe previste nel Decreto Natale del 18 Dicembre, ammettendo la possibilità di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”. Il comunicato del governo conferma questa possibilità fino al 15 gennaio “nei territori inseriti nella cosiddetta zona rossa”.
Gli ultimi passaggi di questo decreto ponte sono riguardo la scuola e le piste da sci. Quest’ultime rinviano l’apertura almeno fino al 18 Gennaio, mentre le scuole superiori saranno riaperte solo dall’11 Gennaio.
Tutti i provvedimenti saranno, come detto, un ponte per arrivare ad un nuovo DPCM previsto entro metà mese.