Dedicato ad Ovidio “Naso Cothurnatus”, l’opera di Luigi Di Raimo: la presentazione sabato 19 ottobre a Sulmona

Sarà la Rassegna “Oltre la stagione” di Meta Aps ad ospitare – sabato 19 alle ore 17:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Sulmona – l’ incontro nel corso del quale una particolare attenzione sarà dedicata alla poetica di Publio Ovidio Nasone e al libro NASO COTHURNATUS. ECHI TRAGICI E MOVENZE TEATRALIZZANTI NELLE EPISTOLE OVIDIANE DELL’ESILIO che, scritto da Luigi Di Raimo, dedica studi e approfondimenti allo stile poetico, alla produzione letteraria, ai legami con la tradizione, alle contaminazioni teatrali/elegiache e alle influenze che generò successivamente.

Il convegno raccoglie il patrocinio del Parco Letterario Ovidio nell’ambito della X edizione della Giornata Internazionale dei Parchi Letterari e ad esso, parteciperanno insieme a studiosi ed estimatori, gli studenti del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona.

Lo scrittore è partito da un’attenta lettura e da un meticoloso esame della scrittura di  TRISTIA ed EPISTULAE EX PONTO; si tratta di due opere che il poeta sulmonese scrisse allorché l’imperatore Augusto lo ‘relega’ a Tomi sulle coste del Ponto. Né il poeta né l’imperatore danno spiegazione del provvedimento di “relegatio” (che a differenza dell’”exilium” non privava il cittadino dei suoi diritti e dei suoi beni)…solo ipotesi; forse “ carmen et error” riferendosi – carmen – all’Ars amatoria, trattato sull’amore libertino mal tollerato dalla politica augustea di restaurazione morale dei costumi  e – error – ad uno scandalo di corte in cui sembra rimase coinvolto Ovidio. Di certo, in esse Ovidio rimpiange la vita a Roma e si rivolge a vari personaggi romani perché intercedano in suo favore presso l’imperatore.

Nel corso della lettura e della disamina, Di Raimo si è trovato dinanzi alcune domande: “può Ovidio essere considerato un poeta tragico, solenne? Quale ruolo svolge la tradizione drammaturgica greco-romana nel racconto della sua esperienza di relegato? La sperimentazione letteraria che attraversa tutta la sua produzione poetica fino alle elegie dal Ponto attinge anche al teatro? Quali effetti produce il riuso di stilemi e modelli teatrali in una poesia di matrice elegiaca?”

L’esame comparativo tra i due testi e la loro composizione poetico-lessicale sono al centro dell’opera; l’accentuazione dell’afflizione, la tendenza ad esagerare contesti e personaggi, l’analisi delle emozioni e della psicologia tendono a dar vita ad una narrazione in cui predominante è la componente teatrale, intendendo con tal termine, l’enfatizzazione delle suggestioni che vanno a delineare una precisa strategia narrativa intessute con allusioni e reminiscenze tragiche.

Nel corso del convegno, l’autore darà risposte a quelle domande che sollecitano la visione cangiante di un poeta che dalla elegia amorosa e dalla poesia erotica degli Amores e dell’Ars amatoria, si addentra nella tecnica del “racconto dentro il racconto” come nelle Metamorfosi, per giungere al distico elegiaco – triste e lamentoso – dei TRISTIAed EPISTULAE EX PONTO.

La Stagione di Prosa 2024/25 del Teatro M. Caniglia di Sulmona, promossa da Meta Aps, inizierà sabato 16 novembre alle ore 21 con L’ANATRA ALL’ARANCIA con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli.

Biglietti in vendita presso:

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