Defendiamo il diritto al respiro: al via il controllo delle emissioni odorigene
Avezzano – Quello delle emissioni odorigene è un problema che riguarda molto da vicino anche alcune zone del circondario della stessa città di Avezzano. Emissioni che hanno spesso innescato proteste da parte di abitanti di agglomerati costretti a subire lezzi nauseabondi. Ed ecco la notizia: la commissione Ambiente della Camera ha dato il via all’esame della proposta di legge che punta a monitorare le emissioni, misurandole e stabilendone un limite.
“‘Diritto al respiro’ è il nome provvisorio di questa legge che sostengo con forza e sono disposto a mettere a disposizione tutta la struttura del Ministero dell’Ambiente per migliorarla sempre di più e renderla un vero e proprio strumento efficace contro questo problema –
dice il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – La legge prevede che l’aspetto odorigeno diventi un elemento per la valutazione di impatto ambientale per i nuovi impianti, inserisce dei limiti misurabili e verificabili per le emissioni odorigene e introduce eventuali sanzioni in caso di sforamento. Insomma un lavoro importante che tutti devono sostenere”.
Ed ecco la notizia: “La commissione Ambiente della Camera ha dato il via all’esame della proposta di legge a mia prima firma per il controllo delle cosiddette emissioni odorigene: un provvedimento che ho messo a punto, insieme ai miei colleghi del Movimento 5 Stelle in commissione, in stretta connessione con tanti attivisti e realta’ territoriali”.
Cosi’ Ilaria Fontana, deputata M5S in commissione Ambiente e vicepresidente del Gruppo alla Camera. “Spesso impianti industriali e di altro tipo emettono odori nauseabondi che tormentano la vita delle comunita’ e preoccupano per le loro potenziali conseguenze sulla salute, incidendo in ogni caso pesantemente sulla qualita’ della vita delle persone- prosegue Fontana- La mia proposta offre una risposta a questo problema, dietro il quale talvolta si celano anche gravi reati, seguendo quattro direttrici chiave: introdurre nel nostro ordinamento una definizione di emissioni odorigene, ad oggi inesistente; prevedere anche questo aspetto in fase di valutazione preventiva dell’impatto ambientale dei nascenti impianti; porre dei limiti misurabili e verificabili a queste emissioni per dare certezze a chi le produce e a chi le controllo ai fini di eventuali sanzioni; infine, prevedere che le Regioni debbano obbligatoriamente normare la materia in modo da tutelare al meglio cittadini e comunita’, garantendo loro un effettivo ‘diritto al respiro'”.