Delusione e rabbia per le mense scolastiche chiuse a Sulmona. Per il momento il rancio gli studenti se lo dovranno portare da casa



Sulmona-Tutti e diremo giustamente preoccupati sono i genitori dei bimbi che a Sulmona attendono di usufruire della mensa scolastica e che, a una settimana dall’inizio dell’anno scolastico, non ancora ne vedono l’alba.
Sembrerebbe che il 4 ottobre possa essere la data indicata per vedere il sole alzarsi.
Almeno questo, al netto di molte variabili che potrebbero intervenire, è quello che sembrerebbe aver detto l’assessore Berardi.


Le nuvole dettate dalla mancanza di un centro cottura si spera non invadino il campo offuscando ancor di più le aspettative di padri e madri che non solo si dicono seccati dalla situazione venutasi a creare ma addirittura molto arrabbiati per via del fatto che non sarebbe la prima volta che ciò accade.
“Forse qualcuno si dimentica ma il Comune di Sulmona non è nuovo a questi incidenti di percorso. Anni indietro la mensa parti persino a Gennaio e cioè ben 4 mesi dopo l’inizio delle lezioni, costringendo i piccoli e meno piccoli ad accontentarsi del pranzo al sacco. Per tutto questo a rimetterci come ogni anno sono i piccoli e le famiglie che dovranno fare i salti mortali per venire incontro a negligenze di qualche amministratore del settore che da anni non riesce a garantire per qualsivoglia motivo il pasto ai nostri figli puntuale con l’inizio delle attività scolastiche”


-È l’affermazione fatta da uno dei tanti genitori coinvolti in questo contrattempo-
Intanto c’è chi corre ai ripari ricorrendo al fai da te. Su espressa autorizzazione da parte dei plessi scolastici di appartenenza il pranzo i ragazzi se lo potranno portare da casa.
Insomma non una bella figura nei confronti di chi genitori e figli da un’amministrazione si aspetterebbero più attenzione alle loro esigenze.
Ma tant’è….