Devolute al Soccorso Alpino Abruzzo le “opere di bene” raccolte per i due alpinisti di Corfinio morti sul Gran Sasso a Santo Stefano
L’AQUILA – Una storia drammatica e commovente, di quelle che in genere siamo abituati a edere solo al cinema nei film dedicati ai buoni sentimenti del Natale. Stavolta, però, stupitevi, non si tratta di un film, non si ratta di finzione, ma si tratta di volgere un dramma, anzi Il Dramma, la perdita di due giovani vite, in un’opera che probabilmente, anzi, sicuramente contribuirà a salvare altre vite.
Il 26 dicembre scorso, come si ricorderà, il Gran Sasso ebbe il suo contributo di sangue anche per Natale con un incidente che che costò la vita a due ragazzi. Una tragedia enorme resa ancora più forte dal periodo in cui è capitata. Bene, ora a quella tragedia si è andata a connettere una decisione davvero esemplare, simbolo di altruismo e di sentimenti cristallini.
Amici e familiari dei due giovani alpinisti di Corfinio, i due ragazzi che hanno perso la vita lo scorso 26 dicembre sul Gran Sasso, hanno deciso di devolvere le “opere di bene” ricevute in occasione del funerale di due alpinisti, al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo.
“Vorremmo ringraziare pubblicamente – scrivono i dirigenti del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo – , ognuno di noi conosce il sentimento che lega alla montagna e siamo profondamente riconoscenti a tutti coloro che hanno rivolto questo pensiero agli uomini e alle donne del Soccorso Alpino e Speleologico”.