Di Pangrazio II scopre la verità su Regione e Asl1: «Pochi vaccini e sparito il modulo per le intensive. Avezzano presa in giro!»
AVEZZANO – Il Sindaco di Avezzano, Di Pangrazio II, ha tolto il velo, di cipolla a nostro avviso, sulla realtà della gestione sanitaria su Avezzano e la Marsica. Avezzano la Marsica prese in giro e sbeffeggiate da Regione Abruzzo e dirigenza Asl1.
Tutto ciò perché, in un sol colpo, la matematica non è un’opinione ed i beni tangibili sono tali e la loro assenza è testimone della loro mancanza, Di Pangrazio II ha scoperto che in questa zona arrivano pochi vaccini, pochissimi per la verità, e che il famoso modulo da 15 posti di terapia intensiva messo a disposizione dalla Protezione Civile, sarebbe ancora imballato e fermo da qualche altra parte, mentre il gemello da 10 posti sarebbe già da tempo funzionante a L’Aquila. Ma la colpa, o il merito piuttosto, non è degli aquilani.
Stamane, davanti al Hub vaccini della Vivenza vuoto, Di Pangrazio II è andato su tutte le furie: «Qualcosa non quadra – afferma il sindaco – , qui invece di aumentare la fornitura di vaccini, si assiste all’esatto contrario creando altri disagi alle persone, soprattutto gli anziani. Questa mattina il centro vaccini della Vivenza era vuoto rispetto alle possibilità concrete visto che il Comune ha predisposto, a tempo record, uno spazio idoneo con ben 12 linee, messo a disposizione gratuitamente alla Asl, con l’obiettivo di arrivare a 1000 vaccini a giorno. Oggi, invece, nonostante le possibilità, c’erano soltanto 200 dosi scarse da somministrare: carenze che hanno creato disappunto perfino tra gli operatori della Asl che hanno la responsabilità e la competenza nella gestione del centro vaccini. Non è accettabile tutto ciò – dice Di Pangrazio – , mentre mi risulta che anche a Tagliacozzo e Pescina, la dotazione dei vaccini sia stata purtroppo insufficiente, tanto da far rimanere parte del personale medico a casa».
Il sindaco avezzanese, poi, passa alla questione modulo per i posti di terapia intensiva al momento sparito e che avrebbe sicuramente aiuto nella gestione dell’emergenza evitando forse di finire a lungo in zona rossa. Prima di chiamare Federica Sciarelli e il suo team di “Chi l’ha Visto?”, suggeriamo a Di Pangrazio II e ai suoi di andare a vedere nello stesso “magazzino” dove era custodito gelosamente il secondo macchinario per tamponi “Panther”, quello inutile che però processa 500 tamponi all’ora. «Sul modulo da quindici posti, da noi chiesto con lungimiranza a dicembre e poi sollecitato a gennaio – riprende – tutto tace. Servirebbero, invece, risposte immediate e fatti concreti». Due moduli, stando a quanto sostiene l’Amministrazione comunale avezzanese, sarebbero stati messi da tempo a disposizione dalla Protezione Civile gratuitamente. Quello da dieci posti sarebbe stato installato all’Aquila, mentre quello da 15 posti è ancora atteso ad Avezzano. «Mi risulta, invece – insiste il Sindaco Giovanni Di Pangrazio – che la Asl ha confermato alla Regione la necessità di questa struttura, fondamentale per contenere la pressione sul nostro ospedale. Nonostante ciò, non se ne vede alcuna traccia. Chiediamo all’assessore alla sanità dove proliferano i consulenti di dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini e delle imprese della Marsica penalizzate ancor di più dalle ultime chiusure forzate che, visti i numeri, potevano essere evitate se avevano autorizzato l’installazione del modulo per la terapia intensiva?».
Ci si consenta una notazione e un esercizio della memoria. Nello scorso autunno-inverno, dopo gli eclatanti e gravissimi fatti culminati con la morte davanti al Pronto Soccorso di un uomo di Luco dei Marsi, molti sindaci della Marsica, nella riunione che si tenne al castello Orsini di Avezzano, gridarono, qualcuno urlò letteralmente, che si doveva procedere con la richiesta motivata di rimozione del Dg Asl1 Roberto Testa, oltre a pretendere chiarimenti molto seri dalla Regione Abruzzo sulla gestione della Pandemia ad Avezzano e nella Marsica. Bastarono due timidi refoli di dissenso, di sindaci legati alla maggioranza regionale, per far sì che tutto restasse al suo posto. E poiché i giornalisti cattivi, quelli che come noi riportano dichiarazioni e notizie, avevano fatto trapelare questa realtà, sicuramente poco gradita e per nulla gradevole per la politica locale, gli stessi sindaci decisero di tenere a porte chiuse la riunione successiva e lasciare ai giornalisti solo uno spazio informativo, post riunione e telecomandato.
Quale è stato il risultato di tanta prudenza? Quello di dover constatare oggi che effettivamente Regione Abruzzo e dirigenza Asl1 quando si tratta della Marsica e di Avezzano, per prendere decisioni e definire strategie, improvvisamente mostrano di essere in possesso di un insospettabile… senso dell’umorismo.