Diktat di Montelisciani sull’Imele: «Si agisca ora, non si attenda nemmeno un minuto»
TAGLIACOZZO – Il tono con cui Montelisciani si rivolge a sindaco, Arta e Procura della Repubblica in merito allo sversamento di acque putrescenti nel fiume Imele è perentorio, deciso, ultimativo, categorico e tassativo: «“Non si attenda nemmeno un minuto, si agisca ora – recita una nota stampa dell’esponente politico di minoranza in Consiglio Comunale – affinché si accerti la provenienza degli sversamenti, si perseguano gli eventuali colpevoli, si bonifichino i tratti interessati, si ripristini la qualità delle acque e dell’ambiente fluviale».
Bene benissimo, bravo bravissimo. Come bravi bravissimi sono stati i volontari del Nucleo di Protezione Civile e dell’associazione Fare Verde che hanno coinvolto con la loro denuncia, oltre all’Arta, anche i Carabinieri Forestali. «La nostra salute – continua Montelisciani – è indissolubilmente legata alla salute della nostra acqua, che nutre i frutti della terra che coltiviamo e che offriamo come cibo ai nostri figli». Giusto, giustissimo anche questo nobile e profondo pensiero, che dovrebbe sollecitare in noi tutti, ma anche in Montelisciani, NOVPC e Fare Verde, lo spirito combattivo a difesa anche dell’acqua che scorre nei rubinetti e della quale, soprattutto in questo periodo di grande siccità, si fa un uso improprio e un ingiustificabile spreco.
Un ulteriore e pubblico richiamo a risparmiare il prezioso liquido, che non è un bene inesauribile, non sarebbe fuori luogo. Come non sarebbe fuori luogo che NOVPC e Fare Verde, insieme con tanti altri cittadini sensibili al tema, segnalassero a chi di competenza coloro che lavano la macchina ogni giorno, che innaffiano i giardini condominiali due volte al giorno e via dicendo. Così, come nel gioco della pallavolo: gli alzatori centrali e laterali preparano l’attacco, lo schiacciatore che affonda e fa punto risolvendo la partita. Né più né meno di come si è materializzato il caso in questione.