Diocesi dei Marsi. Dalla Cina donate 100mila mascherine alla Caritas diocesana

AVEZZANO – Dalla Diocesi dei Marsi giunge una bellissima notizia che racconta di solidarietà, di amicizia e di rispetto umano: una notizia che, visto i tempi in cui viviamo, ci può fare più bene che male. Grazie all’amicizia tra don Adriano Principe parroco della parrocchia di San Rocco in Avezzano con Xu Can ex- giornalista sportivo dello Shanghai times, oggi Presidente di Shanghai Xiafu Sports Culture Development S.R.L. e segretario generale di Shanghai Yangpu District Basketball Association, nella mattinata di mercoledì 22 luglio, sono state consegnate 100mila mascherine al vescovo dei Marsi mons. Pietro Santoro che verranno messe a disposizione delle parrocchie, delle associazioni di volontariato e delle famiglie del territorio diocesano. Tale donazione è stata resa possibile anche grazie alla associazione “The International Peace Exchange Foundation” che nella mattinata di mercoledì 22 luglio, direttamente da Yang Jiaqi insieme ad una delegazione cinese, hanno consegnato aal Vescovo Pietro Santoro le suddette mascherine che subito verranno messe a disposizione della Caritas diocesana.

“Da giornalista – afferma Xu Can – ho viaggiato molto e in una di queste occasioni ho conosciuto l’ex tennistavolista della nazionale italiana, Yang Min e suo figlio Yang Jiaqi. Grazie a loro ho conosciuto don Adriano Principe, ed è nata una bellissima amicizia” con il sogno di “collaborare insieme per rendere questo mondo più bello, e per portare la luce a più persone”. “Nel 2017 sono stato ad Avezzano e con don Adriano ho espresso la mia conoscenza verso Dio: il Creatore dell’universo, la forza della pace. Ho parlato di molti argomenti riguardanti il valore della vita e  ho sempre creduto che siamo in questo mondo per il volere di Dio”.

L’amicizia che lega Don Adriano a Xu Can è nata e maturata intorno ad un tavolo di ping pong: come amanti dello stesso sport, infatti, si incontrarono prima come sfidanti e avversari per poi scoprirsi, invece, nel corso degli anni come compagni di cammino e amici veri. Insomma un’amicizia lunga e profonda che in questo tempo di Covid-19 ha trovato modo non solo di alimentarsi nuovamente ma di trovare progetti comuni da condividere. Ecco allora nascere l’opportunità di unire i due popoli e le loro sofferenze in un’opera dai risvolti umanitari.

“Dopo il ritorno in Cina – conclude Xu Can – ho mantenuto sempre il contatto con don Adriano tramite Wechat, e soprattutto quest’anno quando il Covid-19 è diventato più intenso. Quando il virus è scoppiato in Cina, don Adriano ha continuamente chiesto della mia situazione. Fortunatamente, la città di Shanghai non è stata colpita duramente, quando poi imprevedibilmente, il virus è arrivato in Italia, ho sentito nascere in me la preoccupazione di quanto stava accadendo in Italia. E allora – ho trovato la possibilità di poter fare qualcosa per i miei amici italiani”.

E per concludere questa bellissima storia di profonda umanità facciamo nostra una bellissima frase di Madre Teresa che ci aiuta nel meditare in relazione a questo bellissimo gesto. La frase dice così: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

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